Sono 6 i morti segnalati dal nuovo bollettino della Regione Veneto, quindi il dato complesso ad oggi, sabato 4 aprile 2020, è di 607 vittime, compresi gli anziani che sono deceduti nelle case di riposo. Ci sono inoltre altri 243 casi di positività al coronavirus, quindi il Veneto raggiunge quota 10.824 soggetti infettati dall’inizio dell’epidemia (ma quelli attualmente positivi sono 9.306). Ma continua a calare la pressione sulle terapie intensive (-3) e sui reparti di area non critica (-4). Le persone in isolamento domiciliare sono 20.058, i negativizzati virologici 911. Nella conferenza stampa della Regione Veneto odierna il governatore Luca Zaia ha fatto dunque il punto della situazione: «Questa è la settimana cruciale e sta indicando una direzione verso un lento recupero. Lo dimostrano i dati di oggi, per il secondo giorno consecutivo infatti i dimessi superano i ricoveri». Il Presidente della Regione Veneto invita a non abbassare la guardia. «La prossima settimana sarà altrettanto determinante». Zaia ha parlato anche della fase 2: «Ieri sera in videoconferenza con premier Giuseppe Conte si è parlato della possibile apertura delle aziende, che lo ricordo è di esclusiva competenza del governo. Da parte nostra ho spiegato che il Veneto sta predisponendo un piano di riapertura che spero possa essere un contributo utile per il piano nazionale di riapertura delle attività produttive». A tal proposito, Zaia ha parlato anche dei test sierologici: «Potranno, se validati scientificamente, essere una valida “patente” si una immunità certificata per i lavoratori». (agg. di Silvana Palazzo)
BOLLETTINO VENETO: EPIDEMIA RALLENTA
Il Veneto è la regione più virtuosa secondo il report di Google sulla mobilità e gli effetti si vedono sulla diffusione del coronavirus. L’ultimo bollettino fornito in conferenza stampa dalla Regione Veneto segnala infatti 398 casi in più rispetto a giovedì, un numero in linea con gli ultimi dati relativi ai contagi. Di conseguenza, il numero dei positivi è salito a 10.581. Se però si tiene conto delle persone morte e guarite (quelle che hanno avuto un doppio tampone con esito negativo), i casi positivi attualmente scendono a 9.177. La provincia più colpita è quella di Verona, che ha 2.504 contagiati, mentre Padova segue con 2.484 casi e Treviso con 1.665. I decessi sono saliti: sono stati 598 nell’ultima rilevazione. Questo numero comprende sia le persone decedute in ospedale (35 in più rispetto al giorno prima, in totale 557), sia quelle morte al di fuori delle strutture ospedaliere, come case di riposo o domicilio, ma comunque positive al Covid-19. Per quanto riguarda, invece, i soggetti in isolamento, attualmente sono a 20.238. I ricoverati in area non critica sono 1.598, mentre quelli in terapia intensiva 327, quindi 8 meno di giovedì. Dal 21 febbraio l’Azienda Zero della Regione Veneto segnala 1.098 dimissioni.
BOLLETTINO VENETO: IN ARRIVO I MACCHINARI BLOCCATI IN PUGLIA
I nuovi dati, con i relativi aggiornamenti e l’atteso bollettino, verranno forniti dal governatore Luca Zaia nella conferenza stampa di oggi. Come di consueto, verrà trasmessa in diretta streaming video sulla sua pagina Facebook. Sarà l’occasione giusta per commentare la vicenda dei macchinari bloccati in Puglia. Si tratta di due macchinari estrattori di acidi nucleici reagenti free per eseguire i tamponi: erano stati bloccati dalla Puglia con un’ordinanza del governatore Michele Emiliano, ma arriveranno lunedì a Verona, stando a quanto appreso dal Corriere della Sera, che cita fonti vicine al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. I macchinari in questione sono stati prodotti dalla società Masmec di Modugno (Bari). Erano stati acquistati grazie alla donazione fatta dalla Fondazione Cariverona alla Regione Veneto. Lunedì, inoltre, entrerà in funzione un altro tipo di strumentazione che è stata acquisita dall’Olanda: permetterà all’equipe del professor Andrea Crisanti di eseguire 7-8 mila tamponi al giorno.