Luca Zaia è intervenuto in conferenza stampa per presentare il bollettino coronavirus del Veneto aggiornato ad oggi, giovedì 4 giugno 2020. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati +4 casi positivi e +13 morti, che hanno portato il bilancio totale a 19.168 contagiati e 1.934 decessi. Buone notizie dagli ospedali: -3 ricoverati in terapia intensiva, mentre negli altri reparti Covid su 365 pazienti solo 97 sono positivi al virus. Balzo in avanti dei decessi, +16 per un totale di 3.403.  Il governatore del Veneto ha inoltre annunciato di aver firmato una nuova ordinanza, che prevede il via libera ai centri estivi per i bimbi da 0 a 3 anni. Qui di seguito la conferenza stampa. (Aggiornamento di MB)

BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, I DATI DEL 3 GIUGNO 2020

Consueto appuntamento con il bollettino della regione Veneto, l’aggiornamento di oggi, 4 giugno, circa l’epidemia da coronavirus, presentato dal governatore Luca Zaia in conferenza stampa in diretta video. Dopo la bella notizia delle zero morti di ieri mattina, il bollettino delle 17:00 ha fatto risalire le vittime totali, visto che sono stati dieci i nuovi decessi segnalati, di cui quattro negli ospedali e 6 nelle case di riposo, per un totale di 1.931 morti da inizio pandemia. Quattro sono invece i nuovi casi di positività, con un bilancio aggiornato a quota 19.166, mentre quelli attualmente positivi sono 1.376, con 15.859 negativizzati virologici. In ospedale vi sono al momento 371 persone, di cui solo 106 positive, mentre nelle terapie intensive il dato è sceso a quota 24, di cui solo due con il covid.

BOLLETTINO VENETO, ZAIA: “L’APP IMMUNI COSI’ NON FUNZIONA”

Nella conferenza stampa di ieri Zaia ha parlato dell’app Immuni, che serve per tracciare gli infetti, non nascondendo le proprie perplessità: “Così com’è la app Immuni non funziona, e crea problemi: non abbiamo il governo della sanità e crea solo una babele ingestibile dove il cittadino decide cosa fare e cosa non fare. Io non affosso l’idea ma come è stata progettata non funziona”. Ecco perchè in Veneto sarebbe già pronta l’alternativa: “Nessuna contrapposizione, ma in Veneto stiamo studiando invece la ‘biosorveglianza che permette di sapere chi sono i positivi e dove sono, con informazioni precise”. Il governatore ha parlato ancora delle frontiere, in vista della stagione turistica ormai alle porte: “Stiamo morendo di incertezze. Noi non rappresentiamo i nostri interessi a livello europeo, dall’Italia è necessario portare l’istanza che ci sia un minimo di coordinamento europeo. Detto ciò, vediamo che non ci aprono le frontiere come se fossimo degli appestati mentre ad altri le aprono. Noi in Veneto abbiamo un sistema sanitario che funziona, siamo in grado di circoscrivere focolai ma non perseguitiamo i turisti con tamponi e altro”.

CONFERENZA STAMPA VENETO DEL 3 GIUGNO 2020