Ancora 13 morti – in calo rispetto agli ultimi giorni – con +40 dimessi, solo 29 nuovi casi di coronavirus e 392 mila tamponi effettuati: il nuovo bollettino in Veneto diffuso dal Governatore Luca Zaia in conferenza stampa offre spunti di cauto ottimismo per il prosieguo della fase 2. In Veneto oggi sono saliti a 18.402 i casi positivi, 6.353 gli isolamenti domiciliari (426 in meno rispetto a ieri) mentre i ricoverati in ospedale sono 1.024 (-32), quelli in terapia intensiva 98 (-1). A livello di bilancio generale, i dimessi sono 2.743 (+40) mentre purtroppo le vittime salgono fino a 1.207 in ospedale dopo gli ultimi 13 decessi registrati nelle ultime 24 ore (1.545 computo totale dall’inizio della pandemia). «Si sono mobilitati 4 milioni e 800 mila persone pari al più 61% di quanti si muovevano nel periodo precedente al lockdown» ha spiegato il Presidente Zaia nella diretta Facebook odierna, promettendo impegno per sbloccare al più presto anche le attività ancora chiuse «Stiamo lavorando con il governo sulle attività che non hanno ancora ripreso a lavorare lavoriamo sull’ipotesi di poter avere un anticipo sulle riaperture rispetto alla data del 18 maggio».
«Potrebbe essere l’occasione – ha poi proseguito Zaia – di dare competenze in maniera differenziata alle Regioni sui propri territori. Se siamo responsabili della salute dei cittadini, è altrettanto vero che il presidente di una Regione possa decidere se aprire». Appello finale all’utilizzo dei dispositivi di sicurezza: «E’ fondamentale il rispetto delle regole, se non usate la mascherina finite in ospedale e gli ospedali saranno diversi a tutela dei pazienti e di tutti: possono accedere i pazienti, le visite sono contingentate e niente negozi come gli ospedali realizzati in passato».
I DATI DI IERI
Sono 18.378 i positivi al coronavirus nella Regione Veneto. Nella serata di ieri sono stati registrati altri 5 casi che si sono aggiunti a quelli forniti dal governatore Luca Zaia nel consueto bollettino mattutino. Sono 8 invece le nuove vittime, che portano il totale dei morti a 1.539 tra ospedali e Rsa. Invece i guariti, cioè i negativizzati virologici, salgono a quota 9.631. Aggiornato anche il dato relativo ai ricoverati: sono 1.044, di cui 943 in area non critica. In isolamento domiciliare invece si trovano 6.779 persone tra positivi e loro contatti, quindi 51 in meno rispetto al giorno prima. I dimessi invece sono 2.703. Gli otto decessi sono stati registrati all’ospedale di Borgo Roma a Verona, due a Belluno, quattro a Dolo, uno a Schiavonia, uno a Peschiera, che però che va tolto dal computo di ieri mattina che assegnava una vittima a Villafranca. In merito al nuovo focolaio all’ospedale di Noale, il presidente della Regione Veneto aveva chiarito che tutti sono stati subito individuati e trattati per restringere il contagio. «Abbiamo sotto occhio tutti i micro focolai importanti, stiamo seguendo questo fronte, ma ci dovremo abituare ogni tanto a qualche focolaio che si accende».
BOLLETTINO VENETO: NINO D’ANGELO CONTRO LUCA ZAIA
I dati sull’epidemia di coronavirus nella Regione Veneto verranno aggiornati oggi dal governatore Luca Zaia nel consueto appuntamento con i giornalisti. È prevista infatti la conferenza stampa in cui vengono forniti gli aggiornamenti sull’epidemia e si fa il punto della situazione, in questo periodo sulla Fase 2. L’appuntamento potrà essere seguito in diretta, visto che Zaia trasmette su Facebook quotidianamente le sue conferenze stampa. E dunque basta collegarsi sulla pagina social del governatore per seguire quella di oggi in diretta video streaming. E chissà se risponderà a Nino D’Angelo, che ieri all’AdnKronos ha criticato alcune sue decisioni prese in autonomia rispetto al governo. «Non è che ognuno può fare come ca… gli pare! Se tutti facessero come hanno fatto Zaia in Veneto e la Santelli in Calabria la gente sarebbe lasciata allo sbando». Potrebbe anche parlare del piano di riapertura delle scuole, che verrà presentato domani, secondo quanto anticipato dall’assessore alla Sanità regionale, Manuela Lanzarin.