Il Bollo Auto cambia dal 2020, a cominciare in particolare dalle modalità di pagamento. Dal primo gennaio tutti i versamenti riguardanti l’imposta sull’automobile dovranno avvenire sul circuito PagoPa, come sottolineato dai colleghi de Il Sole 24 Ore. “Nella maggior parte dei casi era già così da quest’anno – specifica il quotidiano finanziario – e ora si chiude il canale che le agenzie di pratiche auto conservavano tuttora per i pagamenti su veicoli intestati a residenti in altre regioni, inizialmente esclusi da PagoPA. Ora che in questo circuito sono stati integrati i pagamenti di questo tipo, non c’è più ragione di mantenere il canale alternativo”. Previste inoltre nuove norme per contrastare l’evasione dello stesso bollo, incrociando le banche dati Aci e Pra che contengono tutti i dati dei veicoli, con quelli delle Regioni: in questo modo si potrà trovare facilmente chi avrà pagato il bollo auto e che invece non lo avrà ancora pagato.
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Dal primo gennaio del 2020 si dirà inoltre addio al certificato di proprietà auto, in quanto tutte le informazioni riguardanti il veicolo saranno trasferite nel documento unico di circolazione che non sarà più in formato fisico ma solamente digitale. Si tratta di una novità varata fin nel 2017, con decreto legislativo numero 98/17, ma che ha subito diversi rinvii, e che è stato spostata fino all’inizio dell’anno prossimo. Rimane invece il Pra, il Pubblico Registro Automobolistico che raccoglie e controlla i dati di compravendita delle auto. Inizialmente si pensava di abolirlo, ma il governo ha deciso di fare retromarcia anche per salvare il Gran Premio d’Italia, specifica l’agenzia Adnkronos, sovvenzionato in parte proprio con gli incassi del Pra. Tornando al Bollo Auto 2020, dovrebbe essere abolita la sanzione di 30 euro, più il 4% del valore della transizione, per quei commercianti che non sono muniti di Pos. Infine, sconti per i motociclisti che acquisteranno degli airbag, prevista una detrazione del 50% delle spese, fino ad un massimo di 500 euro.