Depressione e disagio psicologico sono patologie sempre più diffuse tra i giovani, al punto da portare ad un gesto estremo come quello del suicidio. Nelle scorse ore si stava consumando l’ennesimo caso nei pressi di Bologna. Una 15enne si butta da ponte sul fiume Savena dopo aver mandato un sms. Ma il padre la salva riuscendo raggiungerla grazie alla geolocalizzazione del cellulare. Se infatti fosse arrivato sul posto in ritardo sarebbe stato probabilmente troppo tardi per la giovane.
Secondo la ricostruzione dei fatti, riportata da Dagospia, la ragazza, dopo essere stata accompagnata a scuola dal padre, in realtà in classe non è mai entrata, dirigendosi verso il vicino ponte di via Giuseppe Dozza e inviando un messaggio alla compagna di classe dichiarando di volerla fare finita. Immediata la preoccupazione dell’amica, che ha avvisato il papà. Quest’ultimo si è rivolto ai carabinieri e, utilizzando la geolocalizzazione del cellulare, è riuscito a trovare il punto esatto dove si trovava la 15 enne.
IGNOTE LE RAGIONI DEL TENTATO SUICIDIO DELLA 15ENNE
Come riporta Dagospia del fatto è stata informata la Procura per i minorenni, e dai primi accertamenti non emergerebbero altre responsabilità. Si sarebbe trattato del tentativo, per fortuna senza conseguenze estreme, di un gesto definitivo e disperato. Secondo una prima ipotesi sembrerebbe legato a problematiche di natura personale, sintomo di un disagio che l’avrebbe portata a decidere di suicidarsi. Non ci sarebbero stati inoltre altri precedenti o segnali che lasciassero intendere le intenzioni della ragazzina. Esclusi anche problemi in famiglia. Si attendono in ogni caso ulteriori accertamenti.
La notizia positiva è comunque la messa in salvo della giovane. Giunti sul posto i carabinieri e il 118 hanno trovato la 15 enne già a riva. La stessa infatti si era già gettata ma per fortuna ha riportato solo lesioni non mortali, con una ferita profonda alla gamba e diversi traumi. Trasportata di corsa all’ospedale Maggiore in codice 3 se l’è cavata con un femore rotto, varie contusioni e il comprensibile choc per quanto accaduto. Tragedia scampata quindi, che però denota come tra i giovani sia sempre più diffuso lo stato di disagio psicologico.