Cosa sappiamo finora della tragica esplosione della centrale idroelettrica Enel nel Bolognese
Un collaudo dopo manutenzione straordinaria, un’esplosione improvvisa, l’incendio e l’allargamento sotterraneo: questa l’attuale ricostruzione, ancora parziale, del tragico incidente avvenuto alla centrale idroelettrica del lago artificiale di Suviana sull’Appennino in provincia di Bologna. L’Enel, proprietaria diretta della centrale, ha spiegato che i 12 operai al lavoro durante l’esplosione sono quasi tutti di ditte esterne: come riporta l’azienda all’ANSA, risulterebbe solo un ex dipendente di Enel che lavorava come consulente per tali ditte. Il bilancio attuale dei Vigili del Fuoco al lavoro da ore sul posto parla di 4 morti confermati, 5 ustionati gravi e purtroppo 3 dispersi: per questi ultimi si cerca il disperato salvataggio nella notte, con squadra di sommozzatori chiamati ad addentrarsi sotto almeno 40 metri di profondità per verificare dove possano trovarsi i dispersi.
«Nonostante lo scoppio abbia determinato un allagamento, potrebbe essere che dopo l’esplosione abbiano trovato ricovero da qualche altra parte della piastra, la speranza è trovare qualcun altro in vita», ha spiegato sul posto il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Francesco Notaro, lasciando ancora qualche flebile speranza per ritrovare vivi i 3 operai ancora non presenti all’appello. I lavori dovrebbero continuare altre 6-7 ore se non si complica troppo lo scenario dell’allargamento sotto la centrale idroelettrica Enel di Suviana. Per il prefetto di Bologna, Attilio Visconti, la vicenda da ricostruire è molto complessa in quanto stamane durante il collaudo della centrale (in manutenzione straordinaria) sarebbe esplosa una turbina, causando l’allagamento, la rottura probabile del soffitto dell’ottavo piano ribassato e il conseguente incendio.
In serata il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato al telefono il Governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini per esprimere vicinanza all’intera comunità, ma chiedendo anche di far luce al più presto sulle cause della tragedia in corso nella piccola frazione di Bari (comune di Camugnano, Bologna): «Nel corso della telefonata il Presidente Mattarella ha espresso il suo cordoglio per gli operai deceduti e solidarietà ai feriti, alle famiglie e ai colleghi di lavoro delle vittime, auspicando che sia fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente», riporta il comunicato del Quirinale. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è in costante contatto con le autorità per seguire l’evolversi dei soccorsi: «Tutta la mia vicinanza e quella del Governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti. Un ringraziamento ai Vigili del Fuoco prontamente intervenuti, ai soccorritori e a quanti stanno lavorando in queste ore nella ricerca dei dispersi».
Morti e feriti sott’acqua: cosa è successo nella centrale di Suviana
Un’esplosione è avvenuta in una centrale idroelettrica semi-sommersa a Bargi, nei pressi del lago artificiale di Suviana, in provincia di Bologna. Un incendio è scoppiato, per cause ancora da chiarire, al piano -9 della struttura, a circa 30 metri sotto il livello dell’acqua, dove ci sono i trasformatori. I locali si sono subito riempiti di fumo. Le difficili condizioni, come riportato da Ansa, hanno sostanzialmente reso impossibili le operazioni dei Vigili del Fuoco, che si sono prontamente recati sul posto.
“Per prestare soccorso servono visibilità e basse temperature. Quando arriveremo al piano dell’incidente capiremo meglio. Anche dopo avere contattato il responsabile Enel dell’impianto”, ha affermato il comandante Calogero Turturici. Nel frattempo tuttavia 3 persone che si trovavano sul luogo sono morte e 3 sono rimaste gravemente ferite. Altre 6 sono tuttora disperse. La situazione è drammatica e si teme per la vita di coloro che non sono stati ancora trovati.
Esplosione in centrale idroelettrica a Bologna: le cause ancora da chiarire
Attilio Visconti, Prefetto di Bologna, non si è voluto sbilanciare sull’esplosione nella centrale idroelettrica avvenuta nelle scorse ore. “Stanno verificando cosa è successo, anche sul numero dei feriti e dei dispersi al momento non ci sono certezze. I feriti dovrebbero essere 4 o 5, ma non è un dato certo. Dobbiamo ancora capire, credo stessero facendo dei lavori di manutenzione nella centrale”, ha detto all’Ansa.
L’obiettivo proprio nei prossimi giorni sarà quello di comprendere le cause dei drammatici fatti. Al momento è impossibile fare ipotesi, dato che non sono possibili sopralluoghi. “I locali ora sono sommersi dall’acqua secondo le prime informazioni che abbiamo. Se non si mette a disposizione per le indagini il luogo dell’incidente è difficile ipotizzare una determinata tipologia di scenario o un’altra”, ha aggiunto Marco Masinara, sindaco di Camugnano. Le testimonianze dei sopravvissuti saranno fondamentali per ricostruire quanto accaduto. Enel, proprietaria della centrale, si è già attivata per effettuare le necessarie verifiche.