L’ospedale Sant’Orsola di Bologna si è risvegliato nella giornata di oggi con l’amara scoperta di un furto milionario di farmaci, in larga parte oncologici, presso il deposito interno. Un magazzino completamente e meticolosamente svuotato, agendo con dovizia di tutti i particolari ma non riuscendo ad eludere completamente le telecamere interne. La procura, ovviamente, ha immediatamente aperto un fascicolo di indagine, sequestrando quei filmati che ora sono al vaglio degli inquirenti.
Dietro al furto di farmaci oncologici all’ospedale di Bologna gli inquirenti sono convinti si nasconda un’organizzazione, data la meticolosità con cui è stato condotto il colpo e il valore complessivo del bottino. Si tratta, infatti, di un valore stimato di 1,5 milioni di euro sul mercato italiano, che con ogni probabilità finiranno nel mercato nero internazionale, specialmente in quegli stati (come l’America) dove quei farmaci non sono coperti dal sistema sanitario e costano molto di più di quanto si paga in Italia. Peraltro, è ipotizzabile che il furto di farmaci oncologici all’ospedale di Bologna sia stato organizzato con l’aiuto di un complice interno. I ladri, infatti, sapevano esattamente dove dirigersi per raggiungere il deposito della farmacia ospedaliera, quali strumenti gli sarebbero serviti per concludere il colpo e, soprattutto, dove trovare i farmaci più costosi.
I precedenti del furto di farmaci oncologici all’ospedale di Bologna
Il furto di farmaci all’ospedale di Bologna, inoltre, non è un fenomeno isolato, perché secondo alcuni dati elaborati da Transcrime (che arrivano solo al 2015) se ne registra almeno uno al mese. Il valore dei farmaci rubati è in media superiore ai 250mila euro a colpo, per un totale che raggiunge almeno i 22 milioni di euro. Il colpo bolognese, però, è sicuramente il più grande che si sia registrato fino a questo momento.
Furti di farmaci oncologici simili a quello all’ospedale di Bologna, comunque, spiega il quotidiano Libero, si sono registrati anche negli ultimi mesi. È il caso dell’ospedale Oftalmico di Roma, che a novembre si è visto sottrarre 200mila euro di farmaci. Similmente, il Canizzaro di Catania ad ottobre è stato ripulito di circa 400mila euro, mentre al Bellecolle di Viterbo a settembre sono stati rubati farmaci per un valore di 200mila euro.