Il Collegio di garanzia del Coni ha decretato che Bologna Inter si giocherà. Il terzo e ultimo grado della giustizia sportiva ha scelto di non assegnare il 3 a 0 a tavolino ai nerazzurri, che chiedevano i 3 punti per la mancata disputa della gara a causa dei tanti casi Covid nel club rossoblù. La sentenza ha diviso la tifoseria nerazzurra: c’è chi è d’accordo con il Coni e chi invece pensa sarebbe stato più corretto il 3 a 0. Una tifosa scrive:Era immaginabile e scontato ormai perché saremo sempre contro tutti… Ma preferisco non esprimermi sulla sentenza di BolognaInter sennò in tribunale poi ci vado io”. Un altro scrive: “Bologna Inter si giocherà: da tifoso nerazzurro dico, giusto così”. I supporter del Bologna non hanno dubbi: “Da tifoso bolognese mi fanno davvero ridere gli interisti che hanno talmente paura di perdere il campionato che vanno a recriminare pure un 3-0 contro di noi. Se vuoi vincere il campionato dovresti essere in grado di affrontare chiunque e batterli, o sbaglio?”.



BOLOGNA-INTER SI GIOCA

Bologna-Inter si deve giocare. Lo ha deciso il Collegio di garanzia del Coni, che è il terzo e ultimo grado di giustizia sportiva. Dopo l’udienza di oggi pomeriggio, ha respinto il ricorso del club nerazzurro, che chiedeva la vittoria a tavolino. Quindi, sono state confermate le decisioni di primo e Second grado. L’Inter spingeva sul fatto che il Bologna non aveva invocato formalmente la causa di forza maggiore, ma come sostenuto dai felsinei, il Giudice sportivo può intervenire anche d’ufficio. La partita che può risultare decisiva per la corsa scudetto va, dunque, disputata mercoledì 27 aprile.



Respinto, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, anche il ricorso dell’Atalanta che chiedeva la vittoria a tavolino della partita del 6 gennaio contro il Torino: si disputerà l’11 maggio, ma la data potrebbe cambiare in base al cammino in Europa League del club bergamasco. Niente da fare anche per l’Udinese, che chiedeva di rigiocare la partita persa contro l’Atalanta. Così come è stato respinto il ricorso dei due medici della Lazio, Rodia e Pulcini, contro la condanna a 5 mesi di inibizione nel processo bis davanti alla Corte sportiva d’appello riguardo il caso Lazio-tamponi. (agg. di Silvana Palazzo)



BOLOGNA-INTER, OGGI ESITO RICORSO NERAZZURRI

Novità in arrivo per Bologna-Inter: il Collegio di Garanzia del Coni si esprimerà nella giornata di oggi, chiudendo così il lungo capitolo di ricorsi per i match di Serie A che non si sono giocati lo scorso 6 gennaio. Questo vale anche per Atalanta-Torino. Ma sono attese le decisioni anche per Udinese-Atalanta finita 2-6. Dunque, le decisioni dell’organo giudicante del Comitato olimpico nazionale sono attese nel pomeriggio. Sapremo così se le prime due partite dovranno essere effettivamente giocate, quindi Bologna-Inter il 27 aprile e Atalanta-Torino l’11 maggio, o se invece verrà accordata la vittoria a tavolino alle due squadre nerazzurre. Invece per la partita del Friuli in ballo c’è l’omologazione del risultato: l’Udinese ha chiesto la ripetizione del match.

Il Collegio di Garanzia non discuterà di Udinese-Salernitana, visto che il club friulano ha deciso di rinunciare al ricorso, quindi la sfida verrà recuperata il prossimo 20 aprile. Invece per la partita contro il Venezia, la Salernitana ha tempo fino al 18 aprile per depositare il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni contro la decisione dei tribunali FIGC e chiedere la vittoria a tavolino dopo che la Lega di Serie A ha fissato l’incontro al prossimo 27 aprile.

AVVOCATO INTER “SILENZIO BOLOGNA…”

In attesa della decisione del Collegio di Garanzia del Coni, emergono le parole del legale dell’Inter, l’avvocato Adriano Raffaelli, durante l’udienza sulla partita tra Inter e Bologna, rinviata quattro mesi fa per i tanti casi Covid nella squadra felsinea. “Il punto che distingue Bologna-Inter da tutte le altre è che il Bologna non si è presentato in campo alla gara del 6 gennaio, però non ha mai invocato l’esimente di cui all’articolo 55 delle NOIF, ossia la causa di forza maggiore“, le parole riportate da Sportmediaset. Il caso è curioso perché “si richiede una causa di giustificazione senza che l’interessato si sia mai giustificato“. Dunque, la decisione del secondo grado va riformata e censurata in diritto: “O vi è stata una frontale violazione di una norma decisiva, l’articolo 55 delle NOIF, oppure si è ritenuto di sorvolare sull’applicazione di questa norma, e in tal caso manca la motivazione su perché si è sorvolato“, ha aggiunto Raffaelli. Inoltre, ha spiegato che il Bologna non ha mai comunicato se potesse contare su almeno 7 giocatori regolarmente schierabili, il minimo richiesto per scendere in campo. “Il silenzio del Bologna a riguardo nasconde proprio il desiderio di non partecipare a un dibattito che sarebbe contradditorio“.

AVVOCATO BOLOGNA “COME JUVENTUS-NAPOLI”

C’è stata ovviamente anche l’arringa del legale del Bologna. “L’articolo 55 delle NOIF non subordina la causa di forza maggiore a un reclamo o un preannuncio di reclamo, ma lo ritiene invocabile e riconoscibile dal giudice sportivo qualora ne sussistano gli elementi“, ha dichiarato l’avvocato Mattia Grassani. Inoltre, ha ricordato che il Bologna il 5 gennaio comunicò a Inter, Lega e FIGC che il provvedimento dell’Asl non consentiva alla squadra di partecipare al match con il club nerazzurro e il Cagliari. “L’articolo 55 NOIF non prevede che il soggetto che si trovi impedito a partecipare a una gara debba promuovere per forza un’iniziativa processuale, ma è sufficiente che esso documenti che la causa di forza maggiore sussiste“. Quindi, ha concluso spiegando che Bologna-Inter, “esattamente speculare a Juventus-Napoli, del 4 ottobre 2020. Il Napoli era il Bologna di oggi“.