Continua a far discutere il limite dei 30 km/h a Bologna, con i dispositivi che segnalano la velocità agli automobilisti che però non sarebbero omologati. Il loro uso, come spiega Libero, avrebbe già portato a due infortuni sul lavoro di vigili urbani: questo si aggiunge alle numerose polemiche seguite alla decisione di ridurre la velocità per la maggior parte delle strade cittadine, che ha portato all’intervento del ministro Salvini. La situazione è stata denunciata allo Snater, una delle sigle sindacali della polizia locale di Bologna. Una serie di interrogazioni sono state presentate alla giunta ma non è arrivata, al momento, alcuna risposta.



Il capogruppo della Lega a Bologna Matteo Di Benedetto, a Libero spiega: “Il Comune non sta rispondendo alle nostre interrogazioni sul tema e non ci sta fornendo la documentazione che abbiamo chiesto”. Come abbiamo detto, gli autovelox non sarebbero omologati rispetto alle regole fissate dal ministero dei Trasporti fin dal 2007. Mancano, secondo lo Snater, “della necessaria omologazione e poi manca il regolamento per il loro corretto utilizzo”. I vigili spiegano di averlo cercato in lungo e largo, senza però trovarlo. L’unica risposta dell’amministrazione è che questi dispositivi servono solo a segnalare la velocità senza multare i trasgressori.



Comune di Bologna, gli autovelox non sono a norma

La giustificazione arrivata dall’amministrazione del Comune di Bologna non ha convinto gli agenti, secondo i quali esiste anche un problema di affidabilità e di tutela dell’automobilista. I documenti a disposizione dei vigili, infatti, riportano che l’affidabilità degli autovelox “è garantita solo da verifiche periodiche conformi alle relative specifiche tecniche e degrada in assoluta incertezza quando queste non vengono effettuate da un organo terzo competente per legge”. Inoltre “nelle more del decreto del ministero è precisato che questi pannelli non possono proiettare luci di colore verde o rosso proprio per non indurre gli utenti della strada a fare confusione coi segnali luminosi semaforici”.



Nel 2007 il ministero aveva messo in guardia da questi dispositivi, ritenendo “che potessero essere un potenziale pericolo per la circolazione stradale in quanto possono indurre ad improvvise frenate”, spiega Libero. La seconda criticità riguarda l’utilizzo dei dispositivi da parte della polizia municipale. Secondo gli agenti, da regolamento si possono trasportare e usare per tre ore ma il montaggio non spetterebbe a loro. Ci sono stati infatti già due infortuni dovuti alle installazioni. Per questo la polizia locale ha chiesto al sindaco Lepore di “sospendere l’uso della strumentazione ‘Infovelox’ fino a quando non vi sarà la prevista omologazione”.