La provincia autonoma di Bolzano ha avanzato l’ipotesi di aumentare significativamente lo stipendio dei numerosi infermieri ed OSS, prevedendo anche un taglio del monte ore settimanale, al fine di ridurre il fenomeno delle sempre più frequenti fughe verso l’estero. L’idea è stata lanciata dal governatore locale, Arno Kompatscher, e riportata dall’agenzia Ansa, e dovrebbe prevedere un aumento pari a 600 euro del quale, in questa prima fase, beneficeranno tutti gli infermieri di Bolzano che sono al primo anno e che hanno reperibilità e servizio notturno. L’aumento, inoltre, non riguarderà solamente il personale non medico degli ospedali, ma anche gli OSS che operano in Rsa o in qualsiasi ambito sanitario.



Bolzano: aumenti per gli infermieri e tagli all’orario settimanale

Insomma, la provincia di Bolzano starebbe attivamente lavorando per rendere effettivi gli aumenti di stipendio degli infermieri, ma non è ancora chiaro quando il provvedimento entrerà veramente in vigore. Il governatore Arno Kompatscher, lanciando l’idea ai media, ha spiegato che “non basta applaudire agli infermieri, come abbiamo fatto dai balconi durante la pandemia, ma dobbiamo dare un vero riconoscimento del loro impegno”, ed auspica che il decreto sarà effettivo entro un massimo di due o tre mesi.



Se il testo rimanesse immutato, complessivamente, gli infermieri e gli operatori sanitari non medici di Bolzano, si troveranno nella busta paga di dicembre o gennaio una maggiorazione di 600 euro lordi. Oltre a questo, però, il loro orario settimanale sarà ridotto dalle attuali 38 ore, a 36, rendendo ancora maggiore l’effettivo aumento nella paga. Si prevedono, infine, altre indennità che non sono ancora state rese note. La giunta provinciale di Bolzano, contestualmente alle discussioni sull’aumento degli stipendi agli infermieri, ha anche dato il via libera alla firma del contratto collettivo intercompartimentale per il biennio 2022/2023, nell’attesa del parere definitivo della Corte dei conti. Secondo il governatore, l’aumento di stipendio e il taglio delle ore dovrebbe essere effettivo per più di 32mila infermieri ed operatori sanitari.

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