Una bomba da 44 tonnellate sarebbe l’arma segreta che la Russia di Vladimir Putin sarebbe pronta a sganciare contro l’Ucraina, seminando terrore, morte e distruzione. Questo è lo scenario che viene descritto dai media britannici, che non usano mezzi termini per definire l’ordigno come “la madre di tutte le bombe”. Una definizione inquietante e che non può certo lasciare indifferenti. La situazione non migliora affatto se si prova ad approfondire l’argomento spulciando i tabloid d’Oltremanica, secondo cui “l’attacco della Russia all’Ucraina inizierà con la detonazione di questa enorme arma termobarica – con una potenza esplosiva paragonabile a un’arma nucleare tattica – nel tentativo di spezzare lo spirito di Kiev”.
Insomma, si tratterebbe di una modalità a cui la Russia farebbe ricorso per recitare la parte del leone e fare capire chi detiene il pallino del gioco. Peraltro, il “Mirror”, noto anche come “Daily Mirror”, sottolinea che l’impatto della bomba sarebbe devastante e non solo produrrebbe effetti visivi e tangibili dalla popolazione ucraina, ma avrebbe una potente ricaduta psicologica su di essa, a tal punto da “affossare il morale della gente” e causare moltidanni ai carri armati.
BOMBA DA 44 TONNELLATE: QUAL È L’ORDIGNO SEGRETO IN MANO A PUTIN?
Ancora secondo fonti britanniche, l’impatto della bomba da 44 tonnellate che la Russia potrebbe scagliare sul suolo ucraino sarebbe all’incirca “quattro volte più potente dell’arma termobarica americana usata con effetti devastanti contro le forze dell’ISIS in Afghanistan“.
È “Il Messaggero”, invece, a sintetizzare il concetto di “arma termobarica“, così da renderlo di agevole comprensione ai lettori e, soprattutto, consentire a tutti di approcciare all’informazione con piena contezza: “Detta anche bomba a vuoto – si legge nel servizio –, è una tipologia di arma convenzionale che al, al momento dell’esplosione, disperde nell’atmosfera idrocarburi. A contatto con l’aria si espandono notevolmente. Il dispositivo russo ha un raggio di distruzione di 300 metri”.