Nella giornata di ieri, lunedì 6 marzo 2023, è stata individuata una bomba presso l’ex miniera di Sos Enattos, in quel di Lula (provincia di Nuoro-Sardegna). L’ordigno non era esploso in quanto mancava l’innesco, e secondo il Corriere della Sera si tratta senza dubbio di un avvertimento, anche se al momento il gesto non è stato rivendicato. Gli artificieri sono prontamente intervenuti per fare brillare la bomba che era stata piazzata davanti all’ingresso del laboratorio dell’Istituto di fisica nucleare (Infn) che ospita le apparecchiature dell’esperimento Archimedes.



La miniera di Sos Enattos è inattiva dal 1996 e in quei luoghi dovrebbe sorgere l’Einstein Telescope (ET), un progetto per lo studio delle onde gravitazionali. Il condizionale è però d’obbligo in quanto il luogo sito in Sardegna è in lizza con Meuse-Rhin, tra Olanda, Belgio e Germania, e la decisione finale sarà presa alla fine del 2024. Resta comunque inspiegabile il gesto, come sottolinea il quotidiano di via Solferino, visto che il progetto dell’Einstein Telescope ha messo d’accordo tutti, a cominciare dal governo, con l’ok di Mario Draghi arrivaato lo scorso settembre, quindi la Regione Sardegna, le varie provincie, i Comuni interessati e la popolazione.



BOMBA INESPLOSA DAVANTI ALLA MINIERA DI SOS ENATTOS: IL COMMENTO DEL GOVERNATORE

Il progetto tra l’altro prevede un investimento da ben 6 miliardi di euro e centinaia di posti di lavoro con la possibilità di ospitare in Italia scienziati di fama mondiale. Anche i sindacati, con la CGIL, avevano dato il loro parere positivo la scorsa settimana, avvertendo comunque che a Lula servirebbero anche molte infrastrutture come ferrovie e strade.

L’impianto, nel caso in cui si dovesse fare, sarà realizzato in nove anni e sarà composto da un tunnel triangolare di 10 chilometri per lato situato ad una profondità di 200 metri. «Qualsiasi gesto teso a impedire la realizzazione del progetto per lo studio delle onde gravitazionali a Sos Enattos è un atto contro la Sardegna e contro i sardi», sono le parole del presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, mentre il sindaco di Nuoro, Andrea Sodd, ha aggiunto: «Esprimo la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio compiuto nella miniera di Sos Enattos».