È già stata ribattezzata “bomba migranti” – evidentemente non a torto – la questione connessa agli sbarchi in Italia. D’altro canto, i numeri incarnano da sempre la verità assoluta senza mistificarla e sono proprio i numeri a rivelare uno scenario difficile per il nostro Paese, che nelle scorse ore ha firmato, unitamente ai Governi di Spagna, Malta, Grecia e Cipro, una lettera indirizzata all’Unione Europea e tesa a richiedere l’imposizione di una quota obbligatoria di clandestini a tutti i suoi partner, accantonando per un istante quanto previsto dal Trattato di Dublino. Un’autentica necessità per tutte queste nazioni affacciate sul mar Mediterraneo, soprattutto per il Belpaese. Lo dicono, appunto, i numeri: come riferito dall’edizione odierna del quotidiano “Il Giornale”, da settembre l’Italia è riuscita a far partire verso la Germania e altri Paesi ‘volenterosi’ appena 464 migranti. Il tutto a fronte degli oltre 11.800 sbarchi registrati sulle nostre coste dal primo settembre ad oggi”.



BOMBA MIGRANTI, L’ITALIA “RADDOPPIA”

Non è tutto, purtroppo. Sì, perché sempre l’Italia, nel periodo compreso fra settembre 2019 e giugno 2020, ha raddoppiato il numero degli approdi sulle proprie coste, dal momento che, quando il ministero degli Interni era stato affidato a Matteo Salvini, ora chiamato a rispondere alla Giustizia per il caso Gregoretti, si attestavano all’incirca a quota 6mila. Sempre in riferimento a quanto riportato da “Il Giornale”, per l’Europa intera il peggio non sarebbe da considerarsi alle spalle, tuttavia; infatti, i servizi segreti italiani monitorano con attenzione l’evoluzione dello scenario in Libia e riferiscono che la disfatta del generale Khalifa Haftar può avere ripercussioni devastanti per l’Italia, anche e soprattutto per il capitolo migranti. “Da metà aprile Sabratha e le altre città del litorale occidentale sono di nuovo sotto il controllo dei trafficanti di uomini schierati con la Turchia e il governo di Fayez Al Serraj – si legge su ‘Il Giornale’ –. Lì le milizie dei trafficanti controllano almeno 20mila migranti che possono venir rimessi sui barconi dando vita ad un nuovo esodo verso l’Italia. Quell’eventuale esodo è ormai fuori dal nostro controllo”.

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