Nel corso della giornata di oggi hanno continuato a susseguirsi le notizie in merito al bombardamento di questa mattina alla diga di Kakhovka. Non sono ancora concretamente stati stabiliti i colpevole dell’attacco, tra un continuo rimbalzare delle responsabilità dai vertici del Cremlino a quelli di Kiev, e viceversa. Nel frattempo, però, sono anche intervenuti gli Stati Uniti, per mezzo del portavoce della sicurezza nazionale alla Casa Bianca, John Kirby.
Kirby, commentando il bombardamento della diga di Kakhovka, ha detto che gli Stati Uniti starebbero “cercando di ottenere più informazioni” sottolineando che “non possiamo dire in via definitiva cosa è accaduto alla diga”. Ha detto che la Casa Bianca e le autorità ucraine sarebbero in contatto, e che queste ultime hanno confermato che dovrebbero esserci “numerosi morti” che, per ora, a detta di Kirby, non sarebbero ancora propriamente quantificabili. Contestualmente, in merito al bombardamento della diga di Kakhovka, Kiev, assieme alla NATO, all’UE e alla Germania, hanno accusato la Russia di aver compiuto l’attacco per frenare la controffensiva, mentre Zelensky ha sottolineato che non sarà sufficiente a fermare i suoi piani.
DIGA KHAKHOVKA BOMBARDATA: LE POSIZIONI DI RUSSIA E UCRAINA
E’ stata fatta saltare in aria la diga di Kakhovka, installazione che si trova nella regione di Kherson, nella parte però controlla da Mosca, e l’esercito di Kiev e quello russo si stanno rimpallando le responsabilità. A farlo sapere, come si legge sul sito dell’agenzia di stampa italiana Ansa, è stata Kiev, citato da Guardian e Ukrinform. “La centrale idroelettrica di Kakhovka è stata fatta saltare in aria dalle forze di occupazione russe. La portata della distruzione, la velocità e il volume dell’acqua, le probabili aree di allagamento sono attualmente in corso di verifica. Tutti i servizi funzionano. La situazione viene monitorata”, il comunicato del Comando operativo sud. La notizia è stata confermata dal ministero delle emergenze russo che però ha puntato il dito contro l’Ucraina, spiegando che la diga di Nova Kakhovka è stata “parzialmente distrutta” a causa di bombardamenti ucraini, aggiungendo comunque che non vi sarebbe alcun pericolo per la popolazione delle regione.
A seguito del bombardamento alcuni meccanismi della diga, edificio sotto controllo dei russi, sono stati danneggiati e si è verificato un innalzamento di 2,5 metri del livello dell’acqua del bacino, ma fortunatamente la diga stessa “non è stata distrutta” e “non ci sarà una catastrofe”, ha aggiunto il capo dell’amministrazione locale filorussa, Vladimir Leontyev, citato dall’agenzia Ria Novosti.
BOMBARDATA DIGA KHAKHOVKA: ZELENSKY CONVOCA CONSIGLIO SICUREZZA NAZIONALE
In ogni caso non è da escludere che a breve si debbano evacuare circa 300 abitazioni che si trovano a valle, nelle località di Korsunki e Dnepryan. Commentando la notizia del bombardamento della centrale idroelettrica di Kakhovka, il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha fatto sapere di aver convocato con urgenza il Consiglio di sicurezza nazionale, così come annunciato dal capo dell’ufficio del presidente, Andriy Yermak. “Centrale idroelettrica di Kakhovka. Un altro crimine di guerra commesso da terroristi russi. Il presidente ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale”, le parole di Yermak pubblicate su Telegram.