Davide Bombardini, ex calciatore di Atalanta Palermo, è a processo con l’accusa di estorsione: avrebbe, infatti, cercato di recuperare un presunto debito di 100 mila euro con “minacce e toni aggressivi”. La vittima sarebbe un imprenditore con cui era stato in affari per l’acquisto delle quote di una società immobiliare di Milano, la Milano Procaccini srl. L’uomo era stato avvicinato anche mentre era a lavoro in un cantiere.



I fatti in questione, come riportato da La Repubblica, risalirebbero a novembre 2018 e avrebbero coinvolto anche due ultras dell’Inter, ovvero Andrea Beretta e Claudio Morra, già noti alle forze dell’ordine rispettivamente per delle liti antecedenti alle partite e pre resistenza a pubblico ufficiale. Questi ultimi avrebbero aiutato Davide Bombardini a riscuotere il credito, minacciando fisicamente l’imprenditore. È per questo motivo che tutti e tre sono finiti alla sbarra. L’ex calciatore, in particolare, nelle scorse ore è stato rinviato a giudizio dalla gup di Milano Lorenza Pasquinelli e andrà a processo per tentata estorsione.



Bombardini, ex calciatore, a processo per estorsione: i precedenti con la giustizia

Ad incastrare Davide Bombardini, l’ex calciatore di Palermo Atalanta che andrà a processo per estorsione ai danni di un imprenditore, sono state come riportato da La Repubblica anche le intercettazioni telefoniche. “Se non mi dai 100 mila euro, agirò di conseguenza. Hai tempo fino a questa sera, poi vedrai che cosa succede”, avrebbe detto. L’imprenditore, tuttavia, non ha accettato le minacce ed i ricatti, per cui si è rivolto alle forze dell’ordine ed ha fatto partire l’inchiesta che adesso culminerà in un aula di tribunale.



Non è la prima volta, tuttavia, che Davide Bombardini finisce nei guai con la giustizia. L’ex calciatore infatti è stato coinvolto in passato in una inchiesta per il Calcioscommesse. Nel 2016 fu deferito per illecito sportivo e successivamente condannato ad una squalifica per 6 mesi dopo che il reato fu derubricato in omessa denuncia.