«Sgravi al Sud? Conte non dimentichi il Nord»: è lapidario il Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini nell’intervista odierna a La Stampa dove commenta non proprio positivamente i contenuti del Dl Agosto appena licenziato “salvo intese tecniche” dal Consiglio dei Ministri. Per il Presidente della Conferenza delle Regioni (oggi dovrebbe essere fissato l’appuntamento con il Governo per discutere dell’altro tema delicato sui trasporti e il distanziamento fisico, ndr) le misure di contribuzione agevolata per il Sud Italia sono una buona pratica in fase di emergenza ma non possono tradursi nella ricetta per rilanciare un Paese fermo e con il Pil in caduta: «l’Italia ha bisogno di investimenti e di politica industriale perché gli sgravi come i sussidi senza investimenti sono un pieno di benzina per fare un po’ di chilometri, ma poi l’auto torna a fermarsi». Il Paese ha bisogno di investimenti ma per farlo occorre in primis, secondo Bonaccini, «un grande piano per sanità e scuola pubblica», sostenuto subito dopo dai temi della transizione ecologica, della digitalizzazione del Paese e la messa in sicurezza del territorio con efficienza del patrimonio. Per il Presidente emiliano, «nel Nord si concentra buona parte della forza produttiva del Paese […] è impossibile ripartire senza ascoltare questi comparti».
LA “RICETTA” DI BONACCINI PER IL RILANCIO
Non usa mezzi termini dunque Bonaccini a richiamare Conte e il suo Governo alle vere misure “shock” per rilanciare l’economia in Italia: «se si spegne il motore di manifattura ed export l’Italia tutta precipita e una strategia di ripartenza che non tenesse conto di questo sarebbe fallimentare», tuona sempre da La Stampa il Governatore del Pd. Non dovrebbe essere un “peso” la parte ostile nel M5s agli investimenti su infrastrutture e grandi opere, per Bonaccini «saremo tutti misurati su questo a partire dall’intera maggioranza di Governo, 5Stelle compresi». Eppure il tema della disparità Nord-Sud resta forte, anche e nonostante le fiscalità agevolate inserite nel Dl Agosto visto che saranno a tempo e con effetti ancora tutti da verificare: Bonaccini si dice d’accordo sulla necessità di una «strategia per il Mezzogiorno» ma occorre liberare le energie per far ripartire l’economia, «il lavoro si crea con gli investimenti pubblici e privati», ribadisce a Fabio Martini il Governatore dell’Emilia Romagna.