Il Movimento 5 Stelle nel Consiglio dei ministri di ieri ha votato a favore della riforma del processo penale firmata Marta Cartabia, Alfonso Bonafede in tackle sui pentastellati. L’ex Guardasigilli ha scritto un lungo post su Facebook e, nonostante l’apprezzamento per la ministra, ha criticato aspramente la sintesi raggiunta, parlando anche di attacchi personali.



«La norma votata ieri, a mio modesto parere, rischia di trasformarsi in una falcidia processuale che produce isole di impunità e che, comunque, allungherà i tempi dei processi. E’ vero. Parliamo di una norma che non andrà a regime prima del 2024 e che “concede” un po’ di tempo in più per i reati di corruzione. Ma è veramente troppo poco perché è troppo lontano da quello che abbiamo promesso e realizzato», il giudizio di Alfonso Bonafede, che non ha risparmiato bordate al Movimento per la “giravolta”



BONAFEDE: “M5S COME TUTTI GLI ALTRI PARTITI”

Alfonso Bonafede ha poi tenuto a precisare che la battaglia sulla prescrizione non è e non è mai stata una questione personale, ma una questione istituzionale: «L’ambizione di realizzare un sistema giustizia capace di dare sempre una risposta ai cittadini che si rivolgono allo Stato per tutelare i propri diritti. Credo fermamente che la legge sulla prescrizione contenuta nella c.d. “spazzacorrotti” abbia dato la speranza a tanti cittadini di avere un sistema giudiziario più serio e credibile». Come dicevamo, Bonafede ha tutt’altro che apprezzato il cambio di rotta del Movimento 5 Stelle: «Purtroppo, ieri il M5s è stato drammaticamente uguale alle altre forze politiche nonostante fosse trapelata la volontà di un’astensione. Per ripartire, se si vuole veramente ripartire, bisogna avere la consapevolezza dei propri limiti: nell’unanimità improvvisata di ieri che ha visto tutti insieme a tutti, si è inevitabilmente e oggettivamente annacquata una battaglia durata dieci anni». Clima infuocato nel mondo pentastellato…

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