«I centri estivi potranno partire anche prima del 15 giugno in base alla valutazione del dato epidemiologico»: a spiegarlo è la Ministra della Famiglia Elena Bonetti, intervistata da Il Messaggero quest’oggi, dove tra i diversi temi toccati sull’agenda politica annuncia la struttura del nuovo Family Act tanto richiesto da Italia Viva ma finora ancora non considerato dal Governo che non l’ha inserito nell’ultimo Decreto Rilancio. Dalle novità sui bonus e gli aiuti alle famiglie per uscire dalla crisi Covid-19, la Bonetti introduce però un tema immediato come quello dei centri estivi in apertura nelle prossime settimane per poter far respirare contemporaneamente bambini e genitori: «Il Veneto partirà dal primo giugno, ad esempio, e l’Emilia Romagna dall’8. Gli enti locali avranno 185 milioni per organizzare le attività educative, le famiglie potranno utilizzare i voucher baby-sitter per pagare i centri estivi», spiega ancora la Bonetti pre-annunciando per la prossima settimana massimo «nuove linee guida nazionali anche per la fascia di età 0-3 anni in modo da permettere ai Comuni di organizzare con forme sperimentali servizi di carattere educativo per la prima infanzia».
Dopo l’accordo-vertice tra il Premier Conte e il board di Italia Viva (Boschi e Rosato), le aperture di Palazzo Chigi (come preannunciato anche nell’ultima informativa in Parlamento) daranno il via libera al Family Act nelle prossime settimane: «ci sarà la possibilità di discuterlo in Consiglio dei ministri e poi si troveranno le forme parlamentari più rapide per portarlo ad approvazione come legge dello Stato», spiega la Bonetti.
IL NUOVO FAMILY ACT
Secondo le anticipazioni date dalla stessa ministra Elena Bonetti le prossime settimane saranno decisive per vedere gli effetti dei primi “risultati” del Governo dopo le fortissime polemiche giunte da associazioni di categoria, famiglie e lavoratori per la quasi totale assenza di politiche per la famiglia nel pieno della crisi coronavirus. In risposta (indiretta) all’appello lanciato da Gigi De Palo del Forum delle Famiglie, la titolare del Ministero prova a spiegare nel dettaglio in cosa sarà potenziato il Family Act: «Va potenziato lo strumento economico di investimento nelle famiglie che abbiamo individuato nell’assegno universale per tutti i figli. Se ci fosse già stato il Family Act, avremmo in questi mesi potuto contare su una forma di sostegno strutturale alle famiglie senza dover ricorrere a strumenti emergenziali». La Bonetti rilancia sull’assegno universale per ogni figlio ma fa anche intendere che al momento è solo una proposta su cui non c’è il pieno accordo del Governo mentre ad essere rilanciati sarebbero i sostegni alle mamme lavoratrici: «Per promuovere l’esperienza lavorativa delle donne avanzerò alcune proposte della task-force di esperte da me nominata. Una prevede un incentivo economico per le donne che tornano al lavoro dopo la maternità obbligatoria: un aumento del 30 per cento dello stipendio, l’equivalente di quanto viene dato a chi rimane in maternità facoltativa, per il primo anno di vita del figlio. Una forma di incentivazione per il rientro al lavoro».
Infine, novità anche per quanto riguarda il congedo parentale che già era stato avanzato nel pre-Dl Rilancio: «revisione complessiva per garantire una maggiore condivisione del carico familiare tra uomini e donne. Un aumento del congedo parentale obbligatorio per i padri dai 15 giorni a un mese e la possibilità di usufruire dei congedi fino ai 14 anni dei figli. Si introduce il congedo retribuito per i colloqui scolastici e premi, che consistono in giorni in più, per i genitori che condividono i permessi. Saranno inoltre defiscalizzate le spese educative sostenute dalle famiglie, riconoscendo che sono un investimento nella formazione dei figli e dei futuri cittadini», conclude la Ministra di Famiglia e Pari Opportunità Elena Bonetti.