Giulia Bongiorno show al Senato nel corso del suo intervento sul caso Open Arms. La parlamentare della Lega ha preso le parti del leader Matteo Salvini ed ha esordito ponendo un quesito ai colleghi senatori: «Come mai ci sono state queste tre domande di autorizzazione a procedere su fatti palesemente collegiali e in tutte e tre le domande si chiede solo di processare Salvini?». La penalista ha poi messo in risalto: «Nel caso Diciotti, il premier e alcuni ministri decisero di presentare delle memorie per dire di aver partecipato collegialmente ai fatti, sposando le decisioni di Salvini. Negli altri due case non ci sono state analoghe memorie ma ci sono ampie dichiarazioni pubbliche, eppure nulla. Io non ho una risposta tecnica da penalista ma mi pongo un’altra domanda: quale sarebbe stato l’esito del voto di oggi se la domanda di autorizzazione a procedere avesse incluso Conte e gli altri ministri competenti?».



GIULIA BONGIORNO, VIDEO DISCORSO SENATO SUL CASO OPEN ARMS

Giulia Bongiorno ha poi citato le intercettazioni di Paolo Auriemma, capo procura Viterbo, e di Palamara, ribadendo successivamente che la Ocean Viking all’inizio del 2020 è rimasta bloccata in mare per 11 giorni in attesa del voto delle Regionali in Umbria: «Esiste nel codice penale italiano una scriminante che prevede che se il sequestro è per fini elettorali, il sequestro è lecito?». Poi la leghista ha messo nel mirino Marc Reig Creus, comandante Open Arms rinviato a giudizio per violenza privata: «A marzo 2018 è un delinquente, ma quando c’è Salvini al Viminale diventa buonissimo». «Credo che quando parlate di interesse pubblico, si deve tenere conto del fatto che c’è un interesse pubblico anche a evitare che soggetti che hanno accuse pesantissime entrino in Italia. Vorrei dire un’altra cosa: voi che state per andare a votare per mandare a processo Salvini, siete dalla parte di Creus, ora a processo a Ragusa con il Governo che si è costituito parte civile», ha aggiunto Giulia Bongiorno prima dell’affondo finale: «Il giudizio sulla politica dell’immigrazione del ministro Salvini verrà sottratto alla valutazione della storia e dell’elettorato, e la affiderete alla magistratura. Secondo me un giorno capirete che state facendo fare dei passi indietro al Parlamento, oggi chi vota per andare a processo Salvini fa esattamente quello che chiedeva Palamara: siete dei parlamentari, non inginocchiatevi a Palamara!».



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