Bono degli U2, frontman di una delle rock band più celebri, si è reso protagonista di un’intervista per il podcast “Awards Chatter”, a cura di “The Hollywood Reporter” che ha suscitato grande scalpore nell’universo musicale. L’artista, infatti, ha colto l’occasione per togliersi qualche proverbiale sassolino dalla scarpa e attaccare alcune decisioni assunte in passato che a lui non sarebbero particolarmente congeniali. In primis, il cantante ha svelato ai suoi fan e a tutti gli ascoltatori che il nome della band (U2, appunto), ispirato a un aereo-spia della Lockheed degli anni Cinquanta, non è di suo gradimento, non lo è mai stato.

“Davvero, non mi piace – ha asserito Bono, senza fare troppo ricorso alla retorica –. Nella nostra testa era come l’aereo spia, era futuristico. Poi è diventato una sorta di accettazione implicita di quello che quell’aereo significava. Non mi piace quel nome, neppure oggi, anche se Paul McGuinness, il nostro primo manager, diceva: ‘Guarda, è un bel nome, starà bene su una maglietta, una lettera e un numero'”.

BONO: “MI IMBARAZZO NEL RIASCOLTARE LE CANZONI DEGLI U2, MA AMO MISS SARAJEVO E VERTIGO”

Nel prosieguo della sua intervista, Bono Vox ha esternato tutto l’imbarazzo che prova nel riascoltare le canzoni degli U2 alla radio, nonostante il suo percorso con la band prosegua da 46 anni: “Divento scarlatto, come si dice a Dublino, ogni volta in cui sento la mia voce in radio”. Un aspetto, questo, che i sostenitori della rock band non conoscevano di certo e che rivela tutto il lato umano del suo leader, il quale ha anche ammesso di amare “Miss Sarajevo” (“È la nostra canzone che ascolto di più”) e “Vertigo” (“È il singolo con gli U2 di cui sono più orgoglioso per il modo in cui si connette al pubblico”).

Eppure, l’imbarazzo prende spesso il sopravvento: “Ero in macchina quando una delle nostre canzoni è stata trasmessa, ero così imbarazzato – ha esclamato Bono –! Penso che gli U2 remino molto verso l’imbarazzo: forse questo è il posto dove stare come artista, proprio al limite del tuo livello di imbarazzo”.