Bono Vox è stato un grandissimo amico di Luciano Pavarotti e non poteva non esserci il suo ricordo nel documentario “Genius is Forever” in onda venerdì 24 aprile 2020 in prima serata su Raiuno. Il frontman degli U2 ha incontrato per la prima volta il Maestro Pavarotti proprio in occasione della terza edizione del “Pavarotti & Friends”, il concerto evento benefico che il tenore ha tenuto dal 1992 al 2002 a Modena. Quell’anno i proventi raccolti dalla manifestazione canora erano interamente devoluti all’associazione War Child per sostenere i bambini di Mostar costretti a vivere la terribile guerra in Bosnia. In quell’occasione Bon, con la partecipazione di Brian Eno e The Edge, cantò con il Maestro la canzone “Miss Sarajevo”. Prima di quell’incontro sul palcoscenico del Pavarotti & Friends, Bono era stato più volte contattato dal tenore italiano come ha raccontato proprio durante il documentario Genius is Forever diretto dal regista Premio Oscar Ron Howard.

Bono Vox: “Luciano Pavarotti era molto umile”

Da quella sera Luciano Pavarotti e Bono Vox sono diventati grandi amici e diverse volte hanno condiviso il palcoscenico incantando le platee. Durante il documentario però la voce degli U2 ha voluto condividere con il grande pubblico un aneddoto della sua amicizia con Big Luciano rivelando come e quando è nata la loro profonda amicizia. “Pavarotti iniziò a chiamare a casa mia, a Dublino” – racconta il cantautore irlandese, che ha solo parole di grande affetto e stima per il Maestro. “Il più grande cantante della terra, forse il più grande mai esistito nella storia che ti chiama a casa per convincerti a scrivere una canzone” – ricorda Bono raccontando – “pian piano fece amicizia con la mia domestica, Theresa, che era italiana. Conquistò la sua fiducia finché lei non divenne la sua complice”. Parole semplici quelle pronunciate da Bono, ma che consentono di condividere con il grande pubblico l’essenza semplice di un uomo, Luciano Pavarotti, che pur essendo diventato un mito della musica mondiale, è sempre rimasto una persona semplice, umile e attaccata ai valori veri della vita. “Era molto umile. Trasformò la nostra domestica nella sua consigliera. E lei, sia a colazione sia a merenda, mi chiedeva: “Hai scritto la canzone per lui? Finché un giorno non si presentò direttamente a casa mia con una troupe televisiva. Era impossibile dirgli di no e lui lo sapeva bene” ha raccontato l’artista.