Sul Green pass da parte dei sindacati c’è stata una “fuga dalla responsabilità“. Lo ha detto Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, intervenendo dal palco dell’Assemblea di Federalimentare al Cibus di Parma. Il leader degli industriali, come riportato da AdnKronos, è andato all’attacco: “All’uso estensivo del Green pass sui luoghi di lavoro il sindacato, o almeno una parte del sindacato, ha detto no, preferisce gettare la palla nel campo del governo, e dire ‘se volete e ve la sentite imponete con una legge l’obbligo vaccinale’. E’ una fuga dalla responsabilità e non lo dico io, l’hanno detto sindacalisti di peso come Benvenuto, Pezzotta, Cofferati“. Bonomi ha aggiunto di aver “tentato ogni cosa” in qualità di presidente di Confindustria “per convincere il sindacato che dovevamo fronteggiare questa nuova minaccia con lo stesso spirito che ci ha portato tutti quanti a convenire protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro nei momenti più aspri del virus, quando ancora non c’erano i vaccini, nella primavera del 2020. Protocolli che erano i più avanzati in Europa, bastava adeguare quelli esistenti“.
BONOMI: “SU GREEN PASS FUGA DI RESPONSABILITA’ DEI SINDACATI”
Evidentemente il lavoro di persuasione da parte di Carlo Bonomi non ha sortito gli effetti sperati se è vero che a più riprese i sindacati, nei confronti con il governo Draghi, hanno invitato l’esecutivo a non utilizzare il Green pass come “strumento per discriminare” tra lavoratori vaccinati e lavoratori non vaccinati. Nel suo affondo, il presidente di Confindustria si è detto poi convinto che l’atteggiamento dei sindacati sia da ricondurre ad un calcolo politico: “E’ una posizione assunta sapendo che nella maggioranza di governo c’è chi ha flirtato coi no-vax. E chiedere una legge significa in questo quadro non avere né il Green Pass né l’obbligo vaccinale. Non capisco come la responsabilità manifestata l’anno scorso ora sembra in questo paese svanita“. Bastone e carota per il governo da parte di Bonomi: a Draghi e Figliuolo nella lotta al Covid, ha detto il leader di Confindustria, va “riconosciuto uno straordinario passo avanti nel piano vaccinale, ma le varianti del virus tornano a far salire i contagi nel mondo avanzato in maniera molto preoccupante“. Bocciato invece il decreto Orlando-Todde, che Bonomi definisce “fotocopia della logica punitiva della legge francese Florange del 2014, legge del tutto smontata dalla Corte costituzionale francese come contraria a libertà di impresa garantita dal Trattato della Comunità europea“.