Tanti i temi toccati da Carlo Bonomi a margine dell’assemblea di Assolombarda. Il presidente di Confindustria non ha lesinato stoccate al ministro del Lavoro Andrea Orlando, ma nemmeno al Movimento 5 Stelle. Il motivo? Come quasi sempre accade, il reddito di cittadinanza. “Quello che noi stiamo chiedendo da tempo è di affrontare seriamente i problemi del lavoro”, ha esordito il numero uno degli imprenditori italiani.
“Quando noi avevamo criticato le politiche attive del lavoro all’interno del reddito di cittadinanza sembrava lesa maestà”, ha aggiunto Carlo Bonomi: “Gli effetti li stiamo vedendo. Siamo arrivati al paradosso che abbiamo un ministro del Lavoro che deve trovare lavoro ai navigator che erano stati presi per trovare lavoro a chi non ce l’aveva. Abbiamo creato veramente l’apoteosi in Italia”.
BONOMI: “BASTA BONUS E UNA TANTUM”
Nel corso del suo intervento, Carlo Bonomi ha messo nel mirino i bonus una tantum, invitando il governo ad affrontare i nodi strutturali. Per il numero uno di Confindustria abbiamo un’occasione storica, ovvero fare le riforme strutturali che questo Paese aspetta da trent’anni: “Oggi le risorse ci sono, le riforme vanno fatte non per avere le tranche del Pnrr, ma per fare un Paese efficiente, moderno,sostenibile e inclusivo. Questo è l’obiettivo delle riforme”. Carlo Bonomi si è poi soffermato sulla crisi in Ucraina e ha spiegato che il governo sta già facendo tutto quello che deve fare, anche se a causa della guerra la bolletta energetica delle imprese ha avuto un brusco aumento in pochi mesi, passando dagli oltre 60 miliardi a 80 miliardi: “Confindustria è dalla fine dello scorso anno che chiede un tetto al prezzo del gas. Avevamo detto che bisogna farlo a livello europeo e nel caso in cui non fosse stato fatto a livello europeo almeno a livello nazionale”.