A partire dai primi di aprile 2020 c’è una novità relativa al mondo NoiPa: sul portale è possibile visionare l’importo dello stipendio esigibile dal giorno 23 del mese per docenti e personale ATA, comprensivo dell’eventuale bonus di 100 euro. Quest’ultimo rientra tra le misure previste dal Decreto Cura Italia del 17 marzo. Ovviamente il bonus di 100 euro che è possibile trovare sullo stipendio di aprile 2020 non coinvolge tutti i lavoratori ma, in base a quanto contenuto nell’articolo 63 dello stesso decreto, esistono dei requisiti minimi per poter ottenere un “premio” per il mese di marzo. E’ infatti previsto che i dipendenti pubblici e privati siano in possesso di un reddito complessivo nell’anno 2019 non superiore ai 40mila euro. Il bonus – che non va a concorrere alla formazione del reddito – del valore di 100 euro è da rapportare al numero di giorni svolti presso la sede di lavoro. Come spiega Scuolainforma.it, il mese di marzo aveva 22 giorni lavorativi, dunque per ogni giorno lavorato all’interno della scuola – ad esclusione dello smart working – spetterà un importo pari a 4,50 euro. Ciò significa che chi ha lavorato presso la propria sede di lavoro per 10 giorni, sullo stipendio di marzo ha avuto un bonus appena inferiore a 50 euro.
BONUS 100 EURO NOIPA, STIPENDI APRILE 2020: CHI LO VERSA
In tanti amministrati NoiPa hanno lamentato l’assenza del Bonus 100 euro previsto dal Decreto Cura Italia. Tuttavia, in alcuni casi la cifra è stata così bassa è possibile che il suo valore potrebbe essere stato annullato dalle addizionali comunali e regionali presenti anche nel mese scorso. Come ribadito anche dal portale Orizzonte Scuola non è ancora possibile capire se il bonus sarà corrisposto già a partire dallo stipendio di aprile 2020, dunque occorrerà attendere la visualizzazione del nuovo cedolino che farà chiarezza al dubbio diffuso. Il bonus dovrebbe essere versato dal datore di lavoro ai dipendenti pubblici e privati a partire dallo stipendio corrisposto ad aprile o comunque entro i termini in cui saranno eseguite le operazioni di conguaglio di fine anno. Come annunciato dall’Agenzia delle Entrate – spiega Blastingnews – i datori non saranno chiamati a versare in prima persona il premio ma potranno recuperare l’importo in compensazione del credito di imposta. Si tratta dunque di una sorta di “anticipo” che sarà recuperato in un secondo momento.