La funzionalità della rilevazione del Bonus 100 euro è attiva fino alle ore 10 di domani, venerdì 12 marzo 2021. Si tratta di una somma corrisposta a chi ha prestato la propria attività lavorativa in presenza nel mese di marzo 2020, come stabilito dall’articolo 63 del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18. Il premio, dell’importo massimo di 100 euro, è erogato ai titolari di reddito di lavoro dipendente, in cui è compreso anche il personale scolastico. Le scuole avrebbero dovuto provvedere alla rilevazione del bonus entro le ore 10 dello scorso 12 febbraio, ma quello stesso giorno è stato pubblicato un avviso SIDI che ha prorogato di un mese la disponibilità di questa funzione. Per questo motivo le scuole potranno provvedere ancora alla rilevazione entro domani 12 marzo.
«Si rende noto che, in accordo con il MEF, la disponibilità della funzionalità di rilevazione è stata prorogata fino al 12/03/2021 alle ore 10:00. Per qualsiasi problema di ordine tecnico relativo all’uso delle funzioni si invita a contattare il servizio di Help Desk al numero verde 800903080», recitava la nota ufficiale.
BONUS 100 EURO SCUOLA, A CHI SPETTA E QUANTO
Il Ministero dell’Istruzione, con una nota del 9 gennaio 2021, aveva comunicato che molte scuole non avevano effettuato la rilevazione richiesta e che sarebbero quindi stati autorizzati solo i pagamenti inseriti entro le ore 10 del 12 febbraio 2021, scadenza poi slittata al mese successivo. In quello stesso avviso il Ministero aveva comunicato l’integrazione della lista degli aventi diritto, che adesso include anche DSGA, ATA ex LSU nominati a marzo 2020, artt.36 e 59 CCNL e docenti incaricati di religione (contratti ti tipologia N05, N27 ed N28).
Bonus 100 euro di nome, ma non proprio di fatto. Quanto spetta infatti al personale scolastico che ha lavorato in presenza a marzo 2020, quindi in pieno lockdown? Bisogna considerare per il mese di marzo 22 giorni lavorativi e che per chi ha lavorato tutto il mese è 100 euro, quindi spettano 4,50 euro per ogni giorno in cui si è effettivamente lavorato all’interno della scuola. Pertanto, è più una somma simbolica che un vero e proprio incentivo, anche perché appunto la somma è legata ai giorni di lavoro effettivo in presenza.