Bonus 1000 euro previsto dal decreto Ristori: al via le domande per le nuove indennità. Le categorie di lavoratori interessate al bonus vanno dagli stagionali ai somministrati del turismo, passando per gli intermittenti e fino ai lavoratori dello spettacolo. L’Inps ha pubblicato la circolare contenente i dettagli relativo a tutti i possibili beneficiari. Chi ha ricevuto l’indennità in base al Dl Agosto non dovrà fare domanda mentre gli altri dovranno presentarla all’Inps entro il 18 dicembre. Ma a chi sono destinati i nuovi aiuti? Intanto il beneficio non può essere cumulato ad altri tra cui il Reddito di emergenza. Se nel nucleo familiare viene già percepito il reddito di cittadinanza non riceveranno il bonus 1000 euro ma il Rdc verrà integrato fino all’ammontare dell’indennità dovuta. I destinatari del nuovo bonus sono i lavoratori stagionali, in somministrazione e a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi, intermittenti, autonomi occasionali, incaricati alle vendite a domicilio, lavoratori dello spettacolo.

BONUS 1000 EURO, DL RISTORI: A CHI SPETTA

La domanda del bonus di 1000 euro deve rispondere a determinati requisiti: i candidati stagionali del turismo devono aver cessato involontariamente un rapporto di lavoro tra l’1 gennaio 2019 e il 29 ottobre 2020 in ambito turistico e che dal primo gennaio 2019 al 29 ottobre abbiano svolto almeno 30 giorni di lavoro. I lavoratori stagionali di settori diversi al turismo possono fare domanda se non hanno avuto la precedente indennità ed hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel medesimo periodo citato nel caso precedente. Inoltre non devono essere titolari di altro rapporto di lavoro. Lo stesso vale anche per i lavoratori intermittenti. Per i lavoratori autonomi senza partita Iva e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, oltre a quanto valido per le altre categorie devono essere iscritti alla gestione separata. I venditori a domicilio possono avere diritto all’indennità se il reddito 2019 è stato superiore a 5000 euro, se sono titolari di partita Iva attiva e iscritti alla Gestione separata al 29 ottobre. Rientrano anche i lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali i quali però tra i requisiti c’è anche un lavoro a tempo determinato/stagionale di almeno 30 giorni nel 2018. Infine i lavoratori dello spettacolo devono essere iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo e poter far valere almeno 30 contributi giornalieri versati nel periodo tra il 1° gennaio 2019 e il 29 ottobre 2020. Inoltre il loro reddito non deve superare i 50mila euro.