Come sappiamo tutti i lavoratori che avevano avuto diritto, nel novembre scorso, di richiedere e ottenere il bonus 150 euro come sostegno al reddito per far fronte all’inflazione, possono fare domanda di riesame nel caso si siano visti negare il contributo economico. Ma quando scade la domanda di riesame?

Bonus 150 euro 2023: scadenza

La burocrazia ha dei tempi lunghi soprattutto in un paese come il nostro e così coloro che avrebbero dovuto usufruire del bonus 150 euro, vedendoselo negare, possono presentare domanda di riesame all’INPS direttamente per via telematica. Ma esattamente come fare per avere la possibilità di vedersi rivalutare i propri diritti e la propria posizione? La domanda va presentata per via telematica, dunque anche il riesame della domanda può essere inoltrato accedendo all’esito della richiesta e poi cliccando su “invia istanza di riesame”. Sarà però opportuno allegare tutta la documentazione che dimostri di avere ottenuto diritto.



Anzitutto va precisato che la domanda di riesame può essere inviata dagli aventi diritto, vale a dire tutti coloro che presentavano i requisiti nel novembre scorso e che si sono visti rigettare la domanda, direttamente attraverso il sito dell’INPA entro e non oltre il 13 luglio 2023.

Bonus 150 euro 2023: chi può inviare la domanda

Il bonus 150 euro è un contributo che può essere richiesto direttamente da:



  • i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) con contratti attivi alla data del 18 maggio e reddito non superiore a 20.000 euro;
  • i dottorandi;
  • gli assegnisti di ricerca;
  • i lavoratori stagionali a tempo determinato con almeno 50 giornate di lavoro nel 2021 (anche in più tipologie di rapporti) e reddito non superiore a 20.000 euro;
  • i lavoratori intermittenti, compresi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo con almeno 50 giornate di lavoro nel 2021 (anche in più tipologie di rapporti) e reddito non superiore a 20.000 euro;
  • i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo con almeno 50 contributi giornalieri nel 2021 e reddito non superiore a 20.000 euro.