Nel mese di febbraio 2023 doveva essere corrisposto dall’INPS il cosiddetto accredito bonus 150 euro per tutti coloro che avevano dichiarato i requisiti e presentato l’istanza entro il novembre dello scorso anno.

Bonus 150 euro: cosa succede per chi non ha ricevuto il pagamento

Il bonus 150 euro è un contributo una tantum che segue il bonus di 200 euro erogato lo scorso anno.



Il contributo economico era previsto entro il 28 febbraio 2023 e avrebbe dovuto essere versato direttamente dall’INPS a coloro che avevano presentato la domanda lo scorso anno. Tutti coloro che erano risultati idonei al beneficio del bonus 150 euro presentavano infatti un reddito ISEE superiore a 20.000 euro oltre ad essere stati inquadrati come lavoratori dipendenti entro il novembre 2022.



Tuttavia è stato registrato un ritardo nei pagamenti il 28 febbraio 2023, l’INPS non ha fornito tuttavia una data specifica entro cui avrebbe dovuto accreditare le somme, si ipotizza che potrebbe essere presa in considerazione anche la prima settimana di marzo 2023.

Bonus 150 euro: le categorie che avrebbero dovuto riceverlo

Ma chi sono le categorie dei lavoratori che devono ancora ricevere il bonus 150 euro e che si aspettavano di ottenere l’accredito entro il 28 febbraio? Le persone che dovranno attendere ancora qualche giorno sono:

  • collaboratori coordinati e continuativi di cui all’articolo 409 del codice di procedura civile (co.co.co.);
  • dottorandi e assegnisti di ricerca;
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo;
  • titolari di Naspi nel mese di novembre 2022;
  • titolari di Dis-Coll nel mese di novembre 2022;
  • titolari, sempre nel mese di novembre 2022, di mobilità in deroga e trattamenti d’importo pari alla mobilità;
  • coloro che hanno già beneficiato delle indennità Covid-19;
  • lavoratori autonomi occasionali già beneficiari del bonus 200 euro;
  • gli incaricati di vendite a domicilio già beneficiari del bonus 200 euro.