Il bonus di 150 euro che è stato introdotto come misuranti inflazione per allargare la platea dei beneficiari che hanno usufruito del precedente bonus di 200 euro, che però era destinato solo ad Alcune categorie, adesso potrà essere erogato dai datori di lavoro per tutti coloro che hanno un reddito annuo lordo inferiore a 20.000 euro. tuttavia c’è da dire che esistono alcune persone che svolgono attività di lavoro part time presso o più datori di lavoro qualora il contratto lo consenta. Cosa succede se dunque un contribuente riceve due volte il bonus di 150 euro?



Bonus 150 euro: cosa succede se lo si riceve due volte

La domanda non è tanto campata in aria infatti nello scorso mese di luglio anche i pensionati ai lavoratori è stato concesso un bonus di 200 euro da parte del governo draghi, ma per quanto concerne il bonus di 150 euro questa misura non può essere erogata a tutti ma soltanto a coloro che hanno un reddito di 20.000 contro i 35 mila euro previsti per il bonus di 200 euro.



Sono però non poco orari i casi dei lavoratori che hanno ricevuto due volte il bonus di 150 euro perché hanno sbagliato a compilare l’autocertificazione oppure, sempre sbagliando, ne hanno compilate due credendo che uno di loro non fosse stato in grado di erogare il bonus.

Bonus 150 euro: la responsabilità dell’INPS

Tuttavia anche se c’è stato un errore a monte riconducibile al lavoratore, è l’INPS che è deputata al controllo delle domande pervenute e quindi sarà l’Inps a dover notificare il datore di lavoro di avere elargito un bonus superiore rispetto a quanto spettante al dipendente. A questo punto, se l’INPS dovesse notificare questa comunicazione, nella busta paga della dipendente, da entrambi i datori di lavoro sarà sottratta la quota di 100 euro di bonus.



Tuttavia il contributo è piaciuto moltissimo alle famiglie italiane in quanto ha aiutato tutti a sostenere le spese del carovita, caro bollette e caro energia. Va comunque segnalato che tutto ciò non basta perché i generi alimentari sono aumentati in una misura superiore al 30% in alcuni casi anche al 50%. Si tratta di un prezzo incredibile se solo pensiamo che il pane dovrà essere venduto necessariamente a 2 euro il chilo ma in alcuni casi anche a 6 euro al kg.