Come sappiamo il decreto aiuti ter il 10 agosto è intervenuto allargando la platea dei beneficiari che non hanno potuto ottenere il bonus di 200 euro introdotto attraverso il decreto aiuti nel maggio 2022. Questa novità ha indubbiamente fatto gola a molte famiglie strozzate dal caro prezzi e dal caro energia.

Bonus 150 euro: una misura contro il caro energia

Sebbene l’inflazione dilagante unitamente all’aumento dei prezzi, abbia letteralmente piegato la capacità economica delle famiglie italiane il governo si è fatto largo con alcune misure per sostenere la spesa di famiglia e imprese.
E così è stato deciso di inserire nel decreto aiuti per anche il bonus di 150 euro che in realtà non aiuterà moltissimo poiché i rincari raggiungono anche 3000 euro l’anno, ma sarà sicuramente un valido contributo. Questo è rivolto soprattutto alle categorie che erano state escluse dal bonus di 200 euro e quindi in particolare a:



  • pensionati e neopensionati al 1° luglio
  • dottorandi e assegnisti di ricerca
  • percettori di reddito e di pensione di cittadinanza
  • disoccupati con Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola
  • lavoratori domestici
  • lavoratori autonomi e liberi professionisti
  • lavoratori autonomi senza partita iva
  • Co.co.co
  • Ex indennità covid, come stagionali e lavoratori dello spettacolo

La platea dei beneficiari del bonus 150 euro contro il caro bollette è la medesima, ma è mutato un requisito. Il reddito di riferimento del cittadino, infatti, non deve più essere di 35 mila euro, ma di massimo 20 mila euro. 



Bonus 150 euro: quando ci saranno i pagamenti

Quando sarà corrisposto il sostegno contro il caro bollette approvato dal nuovo decreto-legge aiuti ter? Scopriamo subito insieme gli accrediti per ciascuna categoria:

  • ai pensionati e ai neopensionati con redditi entro i 20 mila euro il sostegno dovrebbe arrivare già all’inizio del mese di novembre, con gli accrediti delle pensioni in posta o sui conti correnti;
  • ai percettori di reddito di cittadinanza, invece, il bonus 150 euro arriverà con la ricarica INPS del 27 novembre, anche se non si esclude un doppio flusso di pagamenti che riguarderà anche il mese di dicembre;
  • i dottorandi e gli assegnisti di ricerca riceveranno l’accredito sulla busta paga di novembre;
  • i lavoratori dipendenti del settore privato avranno il bonus contro il caro bollette in busta paga a novembre solo dopo aver consegnato un’autodichiarazione (alla stregua di quella che serviva per ottenere il bonus 200 euro);
  • i lavoratori della pubblica amministrazione riceveranno l’indennità a novembre, grazie ad un incrocio dati tra INPS e MEF;
  • i collaboratori sportivi non riceveranno il sostegno dall’INPS, ma dalla società Sport e Salute S.p.A., una volta che questa avrà percepito i fondi necessari all’erogazione;
  • le ex indennità Covid-19 riceveranno su domanda all’INPS, come per il bonus 200 euro il sostegno da novembre;
  • i lavoratori domestici avranno in automatico, se hanno già presentato la domanda tra luglio e il 30 settembre, il bonus 150 euro (solo se con redditi entro i 20 mila euro), altrimenti dovranno inviare una nuova domanda all’INPS;
  • i disoccupati dovranno attendere almeno la fine delle altre erogazioni, per evitare una doppia percezione, per cui si pensa che INPS invii i 150 euro nel mese di dicembre;

Infine le partite iva riceveranno il bonus 150 euro in ordine cronologico di presentazione della domanda all’INPS o alla propria Cassa, oppure solo una volta che saranno chiuse le domande, dopo il 30 novembre? Ancora non si sa.