Come sappiamo ormai da alcuni giorni, il bonus 200 euro per autonomi e partite iva sarà presto erogato dal governo, ma non si tratterà più di un Click Day, quindi chi lo richiederà potrà ottenere un pagamento che il governo, in caso di esaurimento fondi il governo stanzierà un nuovo pacchetto di aiuti per compensare le domande in eccesso.
Attualmente però si attendeva che il governo e il ministero dessero indicazione sulle modalità di distribuzione dei fondi a tutti i richiedenti che avessero presentato i requisiti previsti.
Bonus 200 euro: le richieste da inviare alle proprie casse di previdenza
Il bonus 200 euro è stato annunciato moltissime volte ma non si è mai giunti a comprendere le modalità di attuazione del contributo. Da quanto si apprende però, dal 20 settembre si potrà inviare le domande alle casse previdenziali. La scadenza per la presentazione della domanda è il 30 novembre.
Anche l’Adepp assicura che non si tratterà di un click day e che tutti saranno indennizzati con il contributo di 200 euro, atteso da tanto tempo, anche se insufficiente a frenare l’inflazione.
Adepp assicura quindi che non si tratterà di un “click day” day vero e proprio in quanto, le risorse disponibili garantiscono la possibilità di ottenere il bonus a tutti gli aventi diritto.
Per le gestioni degli autonomi INPS invece ancora nessuna notizia certa.
Si tratta, ricordiamo, del bonus 200 euro a sostegno contro l’inflazione e il caro-energia, che i lavoratori dipendenti e i pensionati hanno già ricevuto dai datori di lavoro o dall’INPS, Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Bonus 200 euro: chi sono le partite IVA che potranno richiederlo
Le altre categorie, come i dipendenti pubblici, i pensionati e i percettori del reddito di cittadinanza, hanno già avuto l’attribuzione del bonus 200 euro, istituito con il decreto Aiuti n. 50 del 18 maggio 2022, ha già raggiunto dipendenti e pensionati per il tramite di datori di lavoro e INPS. Il decreto aiuti bis ha aumentato la dotazuione da 500 a 600 milioni di euro così da poter aiutare tutti gli autonomi e le Partite IVA che ne faranno richiesta.
Il 10 agosto scorso il ministero ha varato un decreto che identifica i beneficiari dell’indennità una tantum oggetto del decreto ministeriale sono:
- lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS (commercianti artigiani professionisti esclusivamente iscritti alla gestione separata, coltivatori diretti coloni e mezzadri)
- professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 509 e al D.Lgs. 10 febbraio 1996, n. 103 che,
- nel periodo d’imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.
- già iscritti alle menzionate gestioni previdenziali alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti (19 maggio 2022)
- con partita IVA e attività lavorativa avviata e
- devono aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione previdenziale all’ente cui viene richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.