Potrebbe arrivare a quasi 500mila beneficiari la platea di coloro che non hanno ricevuto ancora il bonus 200 euro anti inflazione, introdotto dal decreto legge Aiutiredditi fino a 35mila euro. I soldi arriveranno per tutti gli autonomi che rispettano tale requisito, ma più tardi. Si era parlato di un click day per il 15 settembre, ma in realtà verrà lanciato il 20 settembre. L’Associazione degli enti previdenziali privati (Adepp) però rassicura: nessuno resterà escluso, quindi decade ufficialmente il concetto di click day, peraltro osteggiato aspramente dalle associazioni di categoria. Non ci sarà una corsa al bonus, perché c’è la copertura sufficiente.
I timori espressi, ad esempio, da Confesercenti, secondo cui 400mila lavoratori autonomi rischiavano di non ricevere il bonus 200 euro, paventando il rischio di click day, sono stati fugati appunto dall’Adepp, dopo una riunione con i tecnici dell’Inps. Ora va solo stabilita la modalità con cui inviare le richieste e a partire da quale data sarà possibile farlo.
BONUS 200 EURO AUTONOMI: NIENTE CLICK DAY MA…
L’Associazione degli enti previdenziali privati (Adepp) ha fatto sapere tramite il suo sito web che il decreto attuativo è in attesa della registrazione della Corte dei Conti, poi verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Un iter che verrà formalizzato a breve. Quindi, l’Adepp si prenderà due giorni di tempo per finalizzare la procedura e inizierà ad accettare le richieste di bonus 200 euro inoltrate dai lavoratori autonomi che potranno comunque essere presentate fino al 30 novembre 2022. Essendoci questo ampio lasso di tempo, decade il concetto di click day. Ma lo fa decadere anche il fatto che c’è un plafond a disposizione di 600 milioni di euro, sufficiente per la copertura di tutte le richieste e quindi l’erogazione di tutti i bonus 200 euro, che avverrà in ordine cronologico di presentazione. A tal proposito, l’Adepp suggerisce di non affrettarsi a inviare le domande, visto che c’è appunto la copertura. Ogni lavoratore autonomo che può ottenere il bonus 200 euro dovrà inoltrare la domanda alla sua Cassa.
BONUS 200 EURO AUTONOMI: I CONTROLLI
Stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore, la procedura sarà semplice, perché i requisiti di reddito e di iscrizione alla Cassa (con almeno un versamento dal 2020) sono autocertificabili, allegando un documento di identità (ma per i consulenti del lavoro di Enapcl potrebbe bastare lo Spid). Invece per i biologi Enpab è già disponibile il modello, mentre Cassa commercialisti fornirà un modulo per la richiesta di revoca. Senza dati aggiornati, i controlli saranno formali o automatizzati sui requisiti soggettivi. Inarcassa, ad esempio, in fase di accesso alla piattaforma verificherà iscrizione, status di dipendente o pensionato, presenza della contribuzione richiesta, eventualità entità del reddito se già dichiarato. Allo stesso modo Eppi, Enpaf, Inpgi ed Enpav. Enpam farà delle verifiche sui medici per eventuali anomalie sui redditi, ad esempio per gli iscritti che in precedenza avevano dichiarato un reddito superiore ai 35mila euro. Ma ulteriori verifiche potranno essere fatte a posteriori. Cassa ragionieri, ad esempio, le farà da gennaio in coordinamento con l’Agenzia delle Entrate.