In che modo è possibile richiedere il bonus 200 euro per autonomi e professionisti? Ancora si stanno attendendo le istruzioni per poter compilare correttamente la domanda e ottenere l’indennità una tantum prevista per tutti i lavoratori italiani compresi quelli autonomi. L’indennità prevede l’erogazione da parte dell’Agenzia delle entrate di 200 euro una tantum.
Purtroppo tarda ad arrivare il decreto attuativo la cui scadenza era fissata al 17 giugno 2022.



Bonus 200 euro autonomi: ritardi e incertezze, non è la prima volta

Molte partite IVA si stanno chiedendo in che modo sarà possibile poter ricevere il bonus 200 euro autonomi previsto per il mese di luglio a tutti i lavoratori. In effetti le domande sono lecite perché il governo entro ieri avrebbe dovuto pubblicare il decreto attuativo che fosse volte a chiarire le modalità di erogazione del credito. Si tratta di un contributo che il governo Draghi ha previsto per contrastare l’inflazione derivante dalla crisi economica dovuta al conflitto internazionale che ha provocato un eccessivo costo per il contribuente sulle spese di tutti i giorni, dall’ aumento dei prezzi al supermercato, all’incremento dei costi per le forniture di energia elettrica e gas, al caro carburante.



Il decreto attuativo che avrebbe dovuto concretizzare il bonus 200 euro era il decreto aiuti all’articolo 33 ma il testo non è stato ancora reso noto.

Bonus 200 euro autonomi: quale normativa lo prevede?

Il contributo di 200 euro per le partite IVA che costituisce oltretutto un’incognita perché non si conoscono ancora nel dettaglio i requisiti. Una situazione simile a quanto accadde nel 2020 con le indennità covid destinate alle partite IVA, bozza e proposte sempre modificate e poche certezze iniziali. Anche le attese furono lunghe sia per ottenere l’erogazione del contributo e sia per poter attuare un’istanza di contestazione alla revoca della domanda.



Furono centinaia di migliaia alle partite IVA che infatti dovettero procedere al ricorso per senza vedersi riconosciute l’indennità di cui avevano diritto.

Tuttavia l’indennità una tantum di 200 euro è prevista anche per i lavoratori autonomi così come introdotta all’interno dell’articolo 33 del decreto-legge 50/2002, che prevede l’erogazione per le lavoratrici e lavoratori iscritti alle gestioni previdenziali dell’Istituto Nazionale della Previdenza sociale INPS.