Sarebbero tre milioni i beneficiari che potrebbero ottenere il bonus 200 euro che il governo ha garantito a coloro che hanno un reddito inferiore ai 35.000. eppure Per quanto concerne le partite IVA e gli autonomi ancora nulla è partito dal mese di luglio, data in cui sarebbero dovute essere inoltrate le domande.

Si sapeva infatti che le domande avrebbero avuto una finestra di inoltro che sarebbe andata da luglio ad ottobre, invece ancora non è partito nulla.



Bonus 200 euro partite IVA e autonomi: un aiuto contro l’inflazione

Ma il contributo di 200 euro che dovrebbe servire a far fronte all’inflazione, e che comunque sarà insufficiente ad assurgere a tale scopo dato anche l’incremento delle materie prime che si è avuto negli ultimi anni e soprattutto negli ultimi mesi è stato tale che le famiglie dovranno spendere ormai molto più di 2.241 stimati all’inizio dell’anno. Tuttavia il bonus di 200 euro è un contributo aggiuntivo che è originato da un fondo di 600 milioni di euro di cui soltanto 95,6 milioni sarebbe stato devoluto ad estendere il contributo per le partite IVA.



Bonus 200 euro partite IVA e autonomi: si attende il Click Day

Sulla base delle indiscrezioni che circolano in rete, entro il settembre 2022 tutto dovrebbe comunque sbloccarsi ma bisognerà affrettarsi, e richiedere il bonus direttamente nel click Day di cui si sta parlando in questi giorni poiché il bonus sarà riservato soltanto tre milioni di beneficiari.se infatti i dipendenti pubblici, dipendenti privati e pensionati hanno potuto godere della maggior parte dei contributi direttamente accreditata in busta paga, per quanto concerne i liberi professionisti questo non avverrà e sarà una lotta contro il tempo.



È importante comunque ricordare che tutti i lavoratori autonomi e i professionisti potranno richiedere il bonus 200 euro soltanto nei casi in cui siano iscritti alla gestione previdenziale dell’INPS, oppure agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 509/1994 e 103/1996.

La richiesta dovrà essere effettuata direttamente sul sito dell’Istituto previdenziale di riferimento.