Si è detto già tanto sul bonus di 200 euro per le partite IVA per l’anno 2022. Lo prevede il decreto aiuti e il fondo è rivolto diverse categorie tra cui lavoratore dipendente, pensionati, percettori di indennità di disoccupazione come naspi e dis-coll oppure per i percettori di reddito di cittadinanza per lavoratori autonomi, per i lavoratori domestici, titolari di rapporto di lavoro e incaricati alle vendite oltre ai lavoratori stagionali e dello spettacolo.



Bonus 200 euro: la reazione del CNA

Tuttavia la confederazione Nazionale dell’Artigianato ha sottolineato che questa misura per gli autonomi potrebbe arrivare a meno di 100 euro. La misura infatti aveva lo scopo di sostenere tutti i lavoratori, pubblici, privati, liberi professionisti contro il rincaro dei prezzi dovuto all’inflazione e al conflitto.



L’articolo 33 del decreto aiuti infatti prevede un bonus di 200 euro. Per poter accedere è necessario avere un reddito fino a 35000 punto per la richiesta da parte di partite IVA il decreto attuativo si deve mandare entro il 17 giugno 2022. Non sarà automatico ma per averlo bisogna presentare una domanda.

Bonus 200 euro: per partite iva meno di 100 euro

Inoltre i fondi saranno erogati soltanto su un montante complessivo di 500 milioni stabilito nelle ultime normative.

Secondo il CNA 500 milioni di euro stanziati dall’ultima disposizione del governo utile soltanto a chi farà domanda, darà diritto ad un’indennità di 90 euro. Si tratta di una disparità di trattamento rispetto agli altri beneficiari.