L’Italia e altri paesi europei hanno sperimentato la difficoltà di confrontarsi con gli effetti collaterali della siccità, per questo motivo si è pensato di favorire economicamente le famiglie e i cittadini che avessero operato interventi per l’installazione e di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento dell’acqua, oltre che per gli strumenti di addizione di anidride carbonica alimentare: il cosiddetto bonus acqua potabile 2023.
Bonus acqua potabile 2023: cos’è e a quanto ammonta
Ecco perché il bonus acqua potabile 2023 è un contributo economico molto utile anche se i fondi stanziati sono di fatto insufficienti per il finanziamento di tutta la potenziale domanda.
Coloro che però vorrebbero ottenere il contributo economico devono sapere in che modo inserirlo in dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730.
Prima di tutto è bene sapere che il bonus acqua potabile è un contributo erogato attraverso un credito d’imposta calcolato sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento dell’acqua, oltre che per gli strumenti di addizione di anidride carbonica alimentare.
Il bonus acqua potabile prevede un credito d’imposta calcolato sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento dell’acqua, oltre che per gli strumenti di addizione di anidride carbonica alimentare.
Come comunicato nel Provvedimento n. 116259 del 3 aprile 2023, la percentuale del credito d’imposta ufficialmente riconosciuta a ciascun beneficiario è pari al 17,9% della spesa sostenuta.
Il contributo si riferisce alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento dell’acqua, oltre che per gli strumenti di addizione di anidride carbonica alimentare.
Gli importi erogati del bonus acqua potabile sono differenti a seconda dei soggetti beneficiari:
- 500 euro per i privati;
- 2.500 euro per esercenti di attività di impresa, arti e professioni e per gli enti non commerciali (compresi quelli del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti).
Bonus acqua potabile 2023: come indicarlo in dichiarazione dei redditi
Il bonus acqua potabile 2023 è utilizzabile in detrazione nella dichiarazione dei redditi sia per le persone fisiche che per coloro che presentano il modello 730. in base ai modelli utilizzati le modalità di compilazione cambiano.
E’ possibile servirsi del modello F24, a patto che la spesa risulti pagata con uno strumento tracciabile. I sistemi di riporto sono due:
- segnare al rigo G15 (codice 10) con il modello 730;
- segnare al rigo CR31 (codice 10), con il modello Redditi persone fisiche.
Il contribuente che intenda rivendicare il bonus acqua potabile 2023 in detrazione delle spese agevolabili deve comunque comunicare all’ENEA, allo scopo di effettuare il monitoraggio e la valutazione della riduzione del consumo dei contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile.