Tutti i datori di lavoro che decidono di avviare un piano di espansione del corpo delle risorse umane, oppure attuare un turnover acquisendo nuove figure, potrebbero beneficiare del bonus assunzione donne 2023 che consentirà grandissimi vantaggi fiscali. Vediamo insieme quali sono i requisiti da rispettare.

Bonus assunzione donne 2023: in cosa consiste e come ottenerlo

L’esonero contributivo del 100%, viene fissato nel limite massimo di 8000 euro all’anno, e può essere ottenuto nel caso le aziende decidono di assumere donne. Ma esattamente quali sono i requisiti delle donne che possono essere assunte per poter ottenere questo importantissimo esonero contributivo?



È bene precisare infatti che esistono dei requisiti essenziali da rispettare per poter ottenere l’esonero contributivo fino a 8000 all’anno. Si tratta di uno sgravio contributivo a favore dei datori di lavoro che assumono donne: in questo caso non dovranno pagare i contributi che saranno integralmente a carico dello Stato italiano, fino al limite massimo di 8000 euro. L’eventuale somma eccedente questa cifra infatti sarà, solo in questo caso, rimessa a carico del datore di lavoro. L’incentivo viene riconosciuto per un massimo di 18 mesi se l’assunzione della nuova figura femminile sarà a tempo indeterminato, oppure se una persona già assunta con un contratto a tempo determinato verrà stabilizzata con un contratto a tempo indeterminato. Se invece il datore di lavoro decide di assumere una donna disoccupata da almeno 12 mesi con un contratto a tempo determinato, le zone ero contributivo sarà riconosciuto per un massimo di 12 mesi.



Bonus assunzione donne 2023: i requisiti richiesti alle donne

I requisiti per il bonus assunzione donne 2023 invece sono:

  • lo stato di disoccupazione protratto per almeno 12 mesi con età anagrafica fino a 50 anni e residenza nel territorio italiano;
  • Le donne di qualsiasi età, purché siano residenti nelle regioni dove sono stati ammessi i finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea e che siano prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, ad esempio nelle regioni del sud Italia il contributo economico viene esteso alle donne di qualsiasi età che vengano assunte dopo un periodo di disoccupazione di almeno 6 mesi.
  • Le donne di qualsiasi età e che siano residenti nel territorio italiano e che siano prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

Dunque l’età anagrafica della donna varia insieme al periodo di disoccupazione, ciò progressivamente estende l’ambito di applicazione di questo importante contributo. Anche le aziende però devono avere dei requisiti essenziali. Più precisamente il datore di lavoro deve rispettare alcuni parametri come la regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale, l’assistenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro, e anche il rispetto degli accordi e dei contratti collettivi nazionali regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali del datore di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.



Dunque l’azienda deve avere una buona condotta, per dirla in altre parole, se infatti la stessa azienda non dovesse rispettare la regolarità dei pagamenti della contribuzione, il beneficio verrebbe inevitabilmente derogato dall’amministrazione statale.