Anche se la stagione dei bonus e contributi statali, come quello più amato e discusso allo stesso tempo, vale a dire il Reddito di cittadinanza, è finita, sussistono altre agevolazioni di welfare in ambito lavorativo e previdenziale che sono volti ad attenuare i costi sociali e la sofferenza provocata dalla veloce, benché graduale, eliminazione del sussidio.
Uno di questi contributi è il bonus assunzioni2023. Si tratta di un contributo economico rivolto principalmente a quelle aziende che decidono di assumere un beneficiario del reddito di cittadinanza. Il contributo economico potrebbe essere allettante per alcune aziende. Vediamo di cosa si tratta.
Bonus assunzioni 2023: in cosa consiste
Il bonus assunzioni 2023 è rivolto, come abbiamo detto, a quelle aziende che decidano di assumere un percettore del reddito di cittadinanza, sollevandolo così dallo sgravio statale. Il percettore del reddito, una volta assunto, non sarà più beneficiario del sussidio ma stipendiato dal datore di lavoro. Si intenderà quindi conclusa la ricerca di lavoro che il percettore mirava ad ottenere. Ma questi sgravi rivolti al datore di lavoro in cosa consistono innanzi tutto?
Si tratta di sgravi di tipo contributivo e assicurativo, il bonus assunzioni 2023 innanzi tutto si eroga solo nel caso di assunzioni vere e proprie di percettori di reddito di cittadinanza. Il datore di lavoro infatti potrà in quel caso evitare di pagare i contributi per un periodo compreso tra 5 e 18 mensilità. Tuttavia lo sgravio non potrà mai superare la cifra di 780 euro mensili, ciò significa che se per la mansione il datore di lavoro dovesse versare 1000 euro di contributi i restanti 220 euro dovrà versarli autonomamente.
E dunque se la legge di bilancio 2023, approvata il 28 dicembre 2022 ha disegnato una progressiva fuoriuscita dal sistema del RDC, ha anche riconfermato i meccanismi utili alle aziende per poter ottenere uno sgravio contributivo che sicuramente sarà ben gradito anche perché in Italia i costi del lavoro, nonostante l’impegno politico e amministrativo, restano altissimi. I tagli e le agevolazioni rivolte al datore di lavoro tuttavia escludono i premi e dei contributi dovuti all’INAIL.
Bonus assunzioni 2023: requisiti necessari per poter accedere alle agevolazioni
Per poter accedere al bonus assunzioni 2023, l’azienda che assume un soggetto percettore di Reddito di Cittadinanza deve rispettare i seguenti parametri:
- l’assunzione deve essere a tempo pieno e indeterminato;
- è obbligatorio comunicare alla piattaforma digitale dedicata al RdC le disponibilità dei posti vacanti;
- vige il divieto di licenziamento del beneficiario di RdC (salvo il caso di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo). In caso contrario il datore di lavoro sarà tenuto alla restituzione dell’incentivo fruito maggiorato delle sanzioni civili;
- qualora ce ne fosse bisogno, il datore è obbligato a stipulare un patto di formazione presso un centro per l’impiego con il quale viene garantito al beneficiario percettore di RdC un percorso formativo o di riqualificazione professionale.
La procedura di invio della domanda del bonus assunzioni 2023 è telematica e a disposizione sul sito dell’INPS (modulo “SRDC – Sgravio Reddito di Cittadinanza“).
Una volta inoltrata la richiesta l’INPS procederà con la verifica degli obblighi spettanti al datore di lavoro analizzati in precedenza: in caso di accoglimento della domanda, sarà lo stesso Istituto a calcolare l’ammontare e la durata del beneficio sulla base dei contributi previdenziali e assistenziali relativi al soggetto assunto.