Il lavoro in Italia è altalenante, il problema più grave sono i giovani che non riescono a trovare un impiego stabile e duraturo: per venire incontro alle loro esigenze il Governo sta promuovendo un nuovo bonus sulle assunzioni del 2024.

Una misura che crediamo possa aiutare le aziende a poter risparmiare sulle tasse cosicché da poter aumentare la forza lavoro e contemporaneamente agevolare gli italiani in difficoltà che non hanno un lavoro fisso. La maxi deduzione può arrivare in alcuni contesti fino al 130%.



Bonus assunzioni 2024: a chi spetta e come accedervi?

Per incentivare nuovi posti di lavoro il Governo ci ha provato in tutti i modi: dalla decontribuzione INPS al taglio del cuneo fiscale. La nuova trovata come bonus assunzioni 2024 fa riferimento alla deduzione del costo del lavoro (che varia tra il 120% e il 130%).



La nuova manovra economica 2024 prevede un bonus assunzioni nei confronti delle categorie più “svantaggiate”. Rientrano nell’esempio gli under 30, i percettori di Reddito di Cittadinanza e chi si trova in stato di disoccupazione.

Nell’attesa che arrivi la prossima riforma fiscale (con gli articoli 6 e 9 della legge delega) e con essa la mini Ires (presumibilmente con tassazione agevolata al 15%) questa deduzione potrebbe contribuire a ridurre le imposte e promettere nuovi posti di lavoro.

Il motto su cui si starebbe basando il Governo è semplice: maggiori sono le assunzioni delle aziende e minori saranno le tasse da pagare. E la Premier Meloni a tal proposito in una occasione disse:



Il principio che stiamo cercando di applicare per le aziende è: più alta è l’incidenza di dipendenti che si ha in rapporto al fatturato, meno tasse si devono allo Stato.

Il bonus è ammesso a quei lavoratori che vengono assunti con un contratto a tempo indeterminato e anche il numero dei dipendenti durante un anno fiscale va preso come elemento per accedere al bonus. Il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha riposto un esempio:

Ad esempio, se nel 2023 ci sono 100 dipendenti, e nel 2024 si incrementa il numero di dipendenti a tempo indeterminato di 30 unità, su queste 30 unità si considererà il costo del lavoro con una maggiorazione del 20 o del 30 per cento.