Non era nei piani iniziali del Governo creare un nuovo “click day” per questo 1 settembre quando hanno immaginato e formulato il bonus auto 2020 con gli ecoincentivi stanziati da Decreto Rilancio e poi rifinanziati dal Dl Agosto: eppure questo rischia di avvenire da oggi sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it per via delle particolari regolamentazioni inserite sul sussidio per dare ossigeno l’industria dell’auto. Come noto, per tutto il mese di agosto i cittadini che hanno voluto cambiare automobile comprando nei concessionari le vetture a più basse emissioni, sfruttando così il bonus auto 2020, hanno sottoscritto i contratti ma è solo dal 1 settembre che possono essere caricati i procedimenti per prenotare gli stanziamenti previsti dal Governo. Il Dl Agosto ha sì ripristinato i fondi (500 milioni di euro) ma stanziando quote ancora insufficienti per le vetture più richieste – ovvero con motore tradizionale o ibride – mentre restano ancora di fatto inutilizzati i fondi previsti alle auto elettriche e a zero emissioni, perché costano di più e perché ancora mancano in gran parte d’Italia le strumentazioni per ricaricare comodamente la propria eco-auto. Per questo motivo – avvertono gli esperti del settore – oggi si rischia un click day con i concessionari intenti a caricare sulla piattaforma i vari contratti stipulati fino ad oggi.
RISCHIO CLICK DAY: COSA SUCCEDE OGGI
E così i 50 milioni a disposizione dal 1° agosto si sono esauriti in pochissimi giorni mentre dal 15 agosto è entrato in vigore il decreto Agosto che rimodula le fasce di emissione e mette 100 milioni a disposizione per la fascia di emissioni sui motori tradizionali. Il rischio click day per la giornata di oggi e per questi primi giorni di settembre è assai alto, con le disponibilità di quei 100 milioni di euro che potrebbero essere esaurite già quasi completamente, obbligando così il Governo – se vuole mantenere l’impegno di un ecoincentivo fino al 31 dicembre 2020 – a rifinanziare con altre cifre in sede di conversione del Dl Agosto in Parlamento, ponendo però il “nuovo” bonus auto solo da metà ottobre in poi. La situazione è decisamente più serena per chi invece intende acquistare vetture con emissioni più basse: come illustra Quattroruote, sono a disposizione 150 milioni per la fascia 61-90 g/km, 50 milioni di superbonus per le fasce 0-20 e 21-60, ma disponibili anche 90 milioni del “vecchio” ecobonus rifinanziato a luglio con il Dl Rilancio. Aggravante aggiunta dal Sole 24 ore, in polemica con la distribuzione fondi del Governo, riguarda la stessa piattaforma: «fino al 1° settembre è impossibile capire quando i soldi stanno per esaurirsi: se la piattaforma di prenotazione resta ferma, non “gira” il contatore che sul sito web ministeriale indica quanti soldi restano».