Anche per il Bonus babysitter scatta la Fase 2. Questa misura, inserita nel decreto Cura Italia di marzo, è stata “rafforzata” e ora le domande possono essere presentate sul sito dell’Inps. Basta entrare nella propria area riservata per presentare la domanda sul sito dell’Istituto di previdenza e quindi usufruire del bonus da 1.200 euro da usare per i servizi di babysitting o per sostenere le spese di iscrizione presso i centri estivi. Nella versione approvata a marzo la misura prevedeva un sostegno da 600 euro che saliva a 1.000 per i dipendenti del settore sanitario pubblico e privato. Invece la nuova versione raddoppia a 1.200 euro, salendo fino a 2.000 euro per le stesse categorie di prima. Se si è già usufruito del bonus babysitter nella prima fase, l’importo totale non può superare 1.200 e 2.000 euro a seconda delle categorie. La somma viene erogata sul Libretto di famiglia a cui i beneficiari devono registrarsi attraverso la sezione dedicata alle prestazioni occasionali. Anche coloro che prestano i servizi devono registrarsi alla piattaforma Inps. Una volta eseguiti questi adempimenti, il genitore deve eseguire la procedura di “appropriazione del bonus” entro 15 giorni dall’accoglimento della domanda.



INPS, DOMANDE BONUS BABYSITTER E CENTRI ESTIVI

Per quanto riguarda i requisiti, hanno diritto al bonus babysitter i lavoratori del settore privato o autonomi con bambini fino a 12 anni di età iscritti ai servizi educativi scolastici nel periodo di chiusura delle scuole e fino al 31 luglio 2020. Il bonus sarà infatti utilizzabile per le prestazioni effettuate tra il 5 marzo 2020 e il 31 luglio 2020. Il bonus spetta anche al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiego per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Per quanto riguarda invece i centri estivi, bisogna allegare alla domanda la documentazione che attesta le spese per l’iscrizione a queste strutture che appartengono alle categorie indicate dall’Inps. Ma in questo caso l’accredito avviene attraverso il bonifico bancario. Come per la prima versione del bonus babysitter, anche per questo non è possibile chiederlo se è stato chiesto il congedo parentale o se l’altro genitore, quello che non presenta la domanda, è percettore di Naspi o di altri strumenti di sostegno al reddito.

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