Quello che oggi viene indicato come “bonus bagno 2024“, è in realtà un contributo economico destinato ai disabili già destinatari della legge 104 che hanno la necessità di chiedere contributi economici per abbattere le barriere architettoniche del loro appartamento. Per questo la ricostruzione dei sanitari e la sostituzione di questi, sia nell’ottica dell’abbattimento delle barriere architettoniche che nell’ottica del risparmio idrico. Ma in quali altri occasioni viene riconosciuto ai disabili il bonus bagno? Vediamolo insieme.
Bonus bagno 2024: in cosa consiste l’agevolazione
La particolarità di quest’agevolazione di cui sono destinatari tutti i disabili già titolari di legge 104, è che può essere applicata già in funzione della manutenzione ordinaria dei sanitari.
La Legge 104 riconosce i lavori legati alla realizzazione o ristrutturazione di bagni per disabili come manutenzione ordinaria, eliminando la necessità di autorizzazioni speciali o comunicazioni al Comune. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere richiesta la Comunicazione di inizio dei lavori asseverata.
Bonus bagno 2024: le differenze con il bonus ristrutturazione
Esattamente come avviene per il bonus barriere architettoniche la percentuale legata all’agevolazione è il 75% da portare in detrazione: a differenza del bonus ristrutturazione che offre il 50% in dieci rate annuali, il bonus bagno consente di ottenere il rimborso sotto forma di detrazione fiscale in cinque rate annuali.
L’intero importo impiegato per la realizzazione dei lavori sarà dunque restituito in 5 anni.
Per accedere al bonus bagno tramite il bonus barriere architettoniche, i richiedenti devono soddisfare alcune condizioni. Innanzitutto, occorre dimostrare una disabilità al 100% attraverso documentazione medica. La disabilità deve essere riconosciuta da una commissione medica, e il richiedente deve essere titolare della Legge 104. Contrariamente ad altri bonus, non è richiesto un limite ISEE o di reddito.