Il bonus barriere architettoniche è uno dei pochi contributi economici e rimasti dopo il blocco dei bonus edilizi da parte del governo Meloni. Eppure il contributo economico che è solitamente richiesto da tutti coloro che posseggono un’invalidità civile certificata dall’Inps potrebbe essere richiesto anche da coloro che non posseggono la legge 104. Ecco in che modo è possibile usufruire del contributo economico concesso in detrazione.



Bonus barriere architettoniche 2023: cosa è cambiato con i nuovi decreti?

Questo consente di avere agevolazioni per la messa a norma di determinate strutture abitate da coloro che sono in possesso della legge 104. Come si comprenderà l’obiettivo è quello di eliminare le barriere architettoniche presenti negli edifici In modo da facilitare la qualità della vita delle persone disabili. Ma cosa è cambiato in sostanza nel 2023 con l’ultimo decreto?



Le tipologie di agevolazione che è possibile ottenere attraverso la richiesta del bonus barriere architettoniche sono la detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute, la detrazione del 75% e il superbonus.

È bene precisare che la condizione di invalidità potrebbe anche non essere certificata da alcuni soggetti che, per sventura, si trovano impossibilitati a deambulare e quindi sono costretti alla sedia a rotelle oppure sono impossibilitati a deambulare normalmente.

Bonus barriere architettoniche 2023: quali documenti vanno presentati?

Anche in questi casi è possibile richiedere il bonus barriere architettoniche 2023, presentando determinati documenti. Vediamo insieme quali: in particolare sarà necessario presentare il certificato medico che attesti la disabilità; l’autocertificazione sull’immobile in cui si verificherà l’intervento; il preventivo delle spese per l’eliminazione delle barriere architettoniche; e la copia del verbale di invalidità qualora sia in possesso del richiedente.



È naturale che ciascun contribuente si impegni a seguire l’iter che attesti l’invalidità e in questo caso allegarne anche la domanda. Soprattutto se non si è in possesso della legge 104 e ciò potrebbe causare anche più di una richiesta per l’ottenimento del bonus.

Le spese che è possibile coprire sono quelle di tipo edilizio volte alla sistemazione o alla messa a nuovo oppure la ricostruzione delle porte, montascale, e qualsiasi altro intervento che serve a salvaguardare la deambulazione di un soggetto. Ciascun lavoro dovrà essere naturalmente affiancato da un progetto.