Tra merendine e Green New Deal, da ieri è più chiaro il piano del Governo in merito alla Manovra Economica da lanciare e approvare prima della fine 2019: il disinnesco dell’aumento Iva, come presentato ieri a Palazzo Chigi da Conte e Gualtieri nel Nadef, è certamente il primo punto ma è un particolare provvedimento già rinominato “bonus Befana” a scaldare gli animi e le polemiche attorno al Governo giallorosso. Il “superbonus” arriverebbe ad inizio anno e potrebbero interessare numerosi cittadini italiani: si tratta infatti di un’erogazione “premio” per chi ad inizio anno attorno all’Epifania effettua pagamenti elettronici – con carte o bancomat – nei settori a più alto rischio di evasione (ristoranti, hi tech e non solo). L’idea avanza tra i tecnici del Mef che starebbero pensando a come metterla in pratica e a quanto potrebbe ammontare come costo: secondo l’Ansa si tratterebbe di una cifra non superiore a 500 euro (475 euro per la precisione) che potrebbero essere “ridonata” al cittadino nell’ottica del cosiddetto cashback che sembra sempre più candidato ad entrare nella prossima Legge di Bilancio.



COME FUNZIONA IL “BONUS BEFANA”

Con il termine cashback si intende l’effettiva restituzione di parte dell’Iva per chi usa carte e bancomat evitando il ricorso al contante: il Bonus Befana andrebbe dunque nella linea già avanzata dal Governo Conte-2 di voler tassare maggiormente l’utilizzo dei soldi contanti a favore invece dell’uso, controllato e tracciato, di carte con pagamenti elettronici. In termini pratici, con questo “bonus” il cliente al momento del pagamento pagherà la stessa cifra di chi decide di pagare con i contanti ma la “sorpresa” arriverà ad inizio del nuovo anno. Con il massimo cumulabile di 2500 euro, si potrà godere di un “tesoretto” del 19% garantito dal Bonus Befana che arriverà sul conto corrente nei primi giorni dopo Capodanno: 475 euro è esattamente il 19% di 2500 e rappresenta il massimo cumulabile del super bonus dopo il disinnesco dell’aumento Iva. Nel consesso più ampio del cashback, l’idea del Governo è quello di creare una abitudine nei pagamenti che a fine mese potrebbe prevedere un recupero di un mini-tesoretto per ogni conto pagato con carte e bancomat invece che contanti: lotta all’evasione fiscale, il tema è sempre lo stesso con il Governo Conte-2 che sembra effettivamente intenzionato ad aprire le porte ad una “rivoluzione dei consumi” che nel giro di pochi mesi potrebbe coinvolgere molti strati della società, non solo quelli del “lusso”.

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