Il governo Meloni ha tutta l’intenzione di estendere i contributi che sono stati erogati per le fasce più basse, anche per coloro che guadagnano di più. Infatti il bonus bollette 2022 che è stato erogato dal governo Draghi per le famiglie che hanno un indice ISEE massimo di 12.000 euro, adesso verrebbe esteso anche alle famiglie che hanno un reddito superiore del 30%.



Bonus bollette 2023: come cambierà con Giorgia Meloni

Per la precisione il governo Meloni potrebbe anche decidere di aumentare la soglia ISEE massima a 15.000 euro in modo da ampliare la platea dei beneficiari come era stato ipotizzato anche dal precedente governo. In questo modo le seicentomila famiglie che beneficiano attualmente dei contributi si estenderebbero fino a 2,5 milioni di nuclei familiari per l’energia elettrica e 1,5 milioni di famiglie per quanto concerne il gas.



Il governo potrebbe inoltre fissare una nuova soglia ISEE compatibile con i fondi disponibili e che possa aiutare le famiglie anche nel 2023.

Secondo alcuni però l’applicazione del quoziente familiare potrebbe innalzare la soglia del reddito ISEE fino a 30.000 euro quando in un nucleo familiare vi è un coefficiente pari a 2 e quindi la presenza di due persone.

Bonus bollette 2023: un effetto collaterale della riforma dell’ISEE?

Il risparmio complessivo per le bollette arriverebbe a 264 euro per l’energia elettrica e 378 euro per una famiglia composta da quattro persone.
Si tratta di una nuova riforma a vantaggio dei ceti più elevati in quanto il governo Meloni ha già detto che vorrebbe modificare il sistema con cui viene calcolato il patrimonio che concorre alla formazione dell’ISEE. Infatti con questa riforma anche chi ha un patrimonio immobiliare non utilizzato e sfitto finirebbe per ottenere una scala di equivalenza differente che, entro certi scaglioni, porterebbe la famiglia a poter richiedere anche alcuni benefici e contributi di welfare.