L’estate non è ancora terminata ma già il Governo deve fare i conti con i bonus della busta paga per il 2025 da inserire nella Legge di Bilancio. Decisione ardue che devono soddisfare i lavoratori soprattutto per aiutarli a sostenere i rincari che si fanno sempre più pesanti.

Il Ministro Giorgetti ad esempio, conscio dell’importanza di tagliare il cuneo fiscale e renderla una misura strutturale ci fa pensare che una prima soluzione possa essere aumentare gli stipendi al punto tale da rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori italiani.



Bonus busta paga 2025: sì allo sgravio contributivo?

Gli stipendi italiani sono tartassati di imposte da versare. Per tal motivo il Governo anche per il 2025 potrebbe introdurre dei bonus in busta paga che possano ridurre il pressing fiscale maggiorando gli stipendi e/o prevedendo uno sgravio contributivo.

Lo sgravio contributivo anche se non sembra infici più di tanto in verità permetterebbe ai dipendenti di poter percepire fino a 100 euro mensili in più in busta paga. L’aliquota fiscale per i contributi previdenziali è così distribuita: 8,80% per i dipendenti pubblici e 9,19% per i privati.



All’atto pratico un dipendente che percepisce 1000 euro al mese pagherà 91,90€ mensili che vengono destinati per le pensioni future.

Sgravio quantificato

Lo sgravio contributivo che probabilmente verrà introdotto per il 2025 prevede una riduzione della aliquota fiscale solitamente a carico del lavoratore dipendente. Le ipotesi potrebbero essere così concretizzate:

  • 1,80% Per i dipendenti pubblici e 2,19% per i privati con un importo lordo massimo in busta paga pari a a 1.923€.
  • 2,80% Per i dipendenti pubblici e 3,19% per i privati con un importo lordo in busta paga oltre a 1.923€ ed entro 2.692€.

Irpef

Nelle intenzioni del Governo è probabilmente che venga predisposta la misura che va a tagliare l’Irpef: le prime modifiche hanno riguardato il secondo scaglione per i redditi compresi tra i 15 e 28 mila euro annui.



Per il 2025 è possibile che il Governo Meloni intenda ampliare il bonus busta paga anche sui redditi più alti (quelli fra i 50 e i 60 mila euro annui).