Sono tantissimi gli italiani che, dalla sua esistenza, hanno approfittato del bonus caldaia 2023, approfittando dello sconto in fattura per rendere la propria caldaia più efficiente e sostenibile oppure sostituendola. Sono soprattutto le pompe di calore le più gettonate, giudicate eco-friendly ed economiche in bolletta.



Con lo stop ai bonus edilizi e alla cessione di credito inevitabili sono anche le ripercussioni sul bonus caldaia. Si stima infatti che siano a rischio un contratto su tre. Il blocco del Governo comporterà infatti lo stop agli ordini e un inevitabile freno alla domanda. Il relativo settore produttivo si ritroverà con magazzini pieni di materiali pronti ad essere utilizzati ma fermi, con possibili cali di fatturato che potrebbero attestarsi, stando alle previsioni, sui 4 miliardi di euro.



I contratti valevoli saranno solo quelli che sono stati firmati entro il 16 febbraio 2023. Oltre tale data nessuno sconto in fattura sarà previsto, nemmeno se i materiali erano stati ordinati prima di tale data.

Bonus caldaia 2023: possibili risvolti futuri

Nessuna concreta manifestazione di volontà è arrivata da parte del Governo, come invece è pervenuta in questi giorni con riguardo al bonus barriere architettoniche e al sismabonus. Voci di corridoio però sembrerebbero propendere a favore del bonus caldaia. Potrebbe essere reintrodotta la vecchia normativa oppure potrebbero essere previste rimodulazioni alla misura, con l’adozione di correzioni. In alternativa potrebbe essere approntato un regime transitorio. Di sicuro però le tempistiche non saranno brevi, non rientrando il bonus caldaia tra le priorità d’intervento del Governo. Sembrerebbe però esserci la consapevolezza della sua necessità.



Ad oggi restano tra l’altro interrogativi con riguardo a coloro che pur rientrando tra i beneficiari del bonus, e pur avendo in mano già un contratto firmato, potrebbero comunque vedersi bloccare lo sconto. Non sono infatti ancora arrivati chiarimenti in merito. Sembra però che il Governo voglia ‘salvare’ coloro che hanno già versato un anticipo, per evitare gravose penalizzazioni.