DETRAZIONI FISCALI, COSA E COME PUÒ CAMBIARE IN MANOVRA 2025

Nella complessa vicenda politica ed economica che aleggia sulla prossima Manovra di Bilancio 2025 il tema delle detrazioni fiscali resta uno dei più battuti per poter mettere a segno il difficile equilibrio tra sostegni ai cittadini e attenzione ai conti pubblici (onde evitare squilibri abissali come il Superbonus 110%). A meno di un mese dalla presentazione in Europa della Nadef e dei documenti di bilancio che anticipano la Finanziaria, alcuni elementi sono già emersi tra anticipazioni, rinnovi di attuali misure e rivisitazione dei bonus casa ancora presenti dopo il pensionamento del Superbonus ristrutturazione.



L’idea del Governo Meloni è quella di concentrare le risorse andando a tagliare ove possibile le “piccole agevolazioni” (ovvero quelle uguale o inferiori a 10 milioni di euro ciascuna) in modo da impostare le detrazioni fiscali imponenti sul fronte casa: secondo le fonti dell’esecutivo riportate dal “Messaggero”, le prossime detrazioni potranno essere maggiori per chi vorrà montare cappotti termici sulle facciate o installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto. Attenzione all’ambiente e al contempo aiuto per le famiglie meno abbienti: questi i due indirizzi intrapresi dai tecnici del Governo in vista della prossima Manovra. Finita l’epoca dei 122 miliardi di euro spesi per il Superbonus – lo ha chiarito in tutte le salse il Ministro dell’Economia Giorgetti assieme alla stessa Premier Giorgia Meloni – occorre rimodulare quanto possibile le detrazioni per le ristrutturazioni atte all’efficientamento energetico.



In termini pratici, occorre ridurre le emissioni delle abitazioni per ottenere nel medio-lungo termine minore spesa per le famiglie e conseguente “risparmio” nella cura dell’ambiente specie nei centri più popolosi: il credito di imposta sugli infissi attualmente balla tra il 50% e il 65% in base ai lavori fatti o no con l’Ecobonus (o il bonus mobili). La Manovra 2025 potrebbe spostare una programmazione di sconti a livello triennale sfruttando le regole green imposte dall’Ue con una spesa contenuta a livello annuale: l’idea, ribadiscono le fonti, è spostare per le famiglie meno abbienti detrazioni fiscali fino al 65% per facciate, cappotti, pome di calore, fotovoltaico e quant’altro. Gli sgravi saranno di due tipi: per tutti coloro che intraprendono le spese; per le famiglie meno abbienti che non riescono ad ottenere lo sgravio potrebbero ricevere il bonus sotto forma di sovvenzione.



RIFORMA DETRAZIONI FISCALI SULLA CASA: TUTTE LE ULTIME NOVITÀ SUI LAVORI “GREEN” E GLI SCONTI

In questo modo l’invito fatto dal Ministro Giorgetti negli scorsi mesi a produrre bonus ristrutturazioni «più mirati» verrebbe accolto dai tecnici del MEF e del MASE (Ambiente): le detrazioni fiscali seguiranno di pari passo le attente rimodulazioni dei vari bonus e aiuti alle famiglie così da concentrare i sostegni laddove servono e senza particolari sprechi. Il lavoro è tutt’altro che semplice a livello operativo tanto che le discussioni all’interno dell’esecutivo fervono e proseguiranno fino alla messa nero su bianco della Manovra di Bilancio.

Una ampia riforma sulle detrazioni per la casa è attesa tra la Finanziaria e i primi mesi del 2025, con l’attenzione impostata dal Governo ad ampliare gli approvvigionamenti energetici per consentire anche una più profonda transizione ecologica senza mettere sul lastrico famiglie e imprese: l’annuncio del Governo di nuovi sfruttamenti dell’energia nucleare va esattamente in questa direzione, come confermato anche dal Ministro dell’Ambiente Gilberto Picchetto Fratin il quale promette entro fine anno un disegno di legge con tutte le novità sui soggetti regolatori nel settore nucleare. Identiche conferme sono giunte dai colleghi in CdM Salvini e Urso, intervenuti entrambi al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Da un lato aiuti alle famiglie e misure assistenziali, dall’altro le riforme fiscali e sulle detrazioni che potrebbero entrare in azione: la Manovra 2025 inizia a delinearsi e la spesa al momento si attesta tra i 25-35 miliardi di euro, anche se ancora presto dare una definitività ad un cantiere ancora aperto.