Durante i primi due anni di pandemia il settore alberghiero e quello della ristorazione hanno maggiormente sofferto a causa delle restrizioni volte al contenimento del contagio da covid 19. Ciò ha infatti imposto ai cittadini di stare al chiuso delle proprie case. In alcune regioni, come la Campania, è stato addirittura bandito in un certo periodo il delivery.
Per questo motivo adesso che invece vi è stato un allentamento delle restrizioni sul piano internazionale, il governo ha deciso di procedere per tutti coloro che vogliano riqualificarsi a livello lavorativo. Una di queste metodologie è approfittare del bonus chef 2023. Vediamo insieme quali sono i requisiti per ottenerlo.
Bonus chef 2023: cos’è e come viene erogato
Il bonus chef 2023è stato erogato già nel 2022 ed è stato riconfermato anche nel 2023. Si tratta sostanzialmente di un credito d’imposta fino a 6000 euro che viene riconosciuto a tutti i cuochi professionisti che ne fanno domanda, è volto a sostenere i costi per l’acquisto di beni strumentali durevoli oppure per partecipare a corsi di formazione e di aggiornamento professionale che siano strettamente funzionali all’esercizio dell’attività di cuoco.
Con il bonus chef 2023 il credito d’imposta viene erogato nella misura del 40%, per quanto concerne i costi sostenuti. Quindi su una spesa di 10.000 euro, il contributo concesso al richiedente ai 4.000 euro.
Per tutti coloro che intendano fare domanda del bonus chef anche nel 2023, bisogna chiarire alcuni requisiti fondamentali e comprendere quali spese siano incluse e soprattutto in che modo fare la domanda.
Bonus chef 2023: i requisiti per ottenere i 6000 euro di contributo
Proviamo a rispondere all’ultimo quesito: la domanda per il bonus chef potrà essere inviata dal 27 febbraio 2023 fino al 3 aprile 2023, esclusivamente in via telematica accedendo al sito del Ministero delle imprese e del made in Italy.
Il soggetto richiedente deve essere in possesso dei requisiti che consentano all’accesso del bonus, elencare le spese sostenute con la relativa documentazione giustificativa, i relativi pagamenti effettuati esclusivamente con mezzi tracciabili. Inoltre dovrà mostrare:
- bisogna inoltre offrire la prova di essere cuochi professionisti e di svolgere l’attività lavorativa come dipendente oppure titolare di partita IVA in alberghi e ristoranti.
Il credito d’imposta non verrà erogato in modalità di rimborso, ma esclusivamente in compensazione utilizzando il modello unificato F24 sempre per via telematica.
Le spese sostenute che possono essere incluse nel bonus chef 2023 all’interno della detrazione, riguardano:
- l’acquisto dei macchinari di classe energetica elevata,
- l’acquisto di strumenti attrezzature professionali per la ristorazione,
- la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.
Il credito d’imposta può raggiungere una spesa massima di 6.000 euro a fronte del 40% di detrazione per tutte le spese sostenute.