Il bonus chef è il contributo che molti esercenti ristoratori richiedevano per poter far fronte al recupero delle spese sostenute per l’acquisto di nuovi macchinari, compresi quelli per il risparmio energetico e che di questi tempi sono un vero e proprio dono.Il bonus era stato già previsto dalla Legge di bilancio 2021 (n° 178/2020). Il decreto attuativo sarebbe dovuto essere adottato entro il 2 marzo 2021, ora siamo a settembre 2022. In quel frangente infatti ci fu il cambio di Governo: dal Conte II si passò all’insediamento di Mario Draghi che ha attuato una ristrutturazione delle riforme (comprese quelle di welfare) per l’attuazione del PNRR.



Bonus Chef: in cosa consiste e requisiti necessari

Si sapeva cosa sarebbe stato possibile con il bonus chef, ma non si sapeva esattamente quando sarebbe stato possibile richiederlo e  in che modo questo credito potesse essere attribuito al richiedente. L’ultimo decreto governativo ha garantito le norme attuative.



Il credito d’imposta consente di ottenere fino ad un massimo di 6000 euro ed è destinato a sostenere le spese nella misura del 40% da calcolare sui costi sostenuti per acquistare beni strumentali durevoli oppure per partecipare a corsi di aggiornamento professionale, legati all’esercizio dell’attività di cuoco. Il contributo darà un maggior respiro al settore della ristorazione che durante la pandemia ha subito enormi problemi e cali di fatturato, le riqualificazioni del personale dunque si rendono necessarie.

Le altre spese sostenibili sono relative all’acquisto di macchinari di classe energetica elevata, destinati a:



  • la conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari;
  • All’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione.

I requisiti per richiedere il bonus chef, l’agevolazione pari al 40% delle spese sostenute è destinato ai soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti. Il bonus chef, ossia l’agevolazione pari al 40% delle spese sostenute come individuate in premessa, è rivolta ai soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti. Sono coperte le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2022. L’attività può essere svolta sia come lavoratore dipendente, sia come lavoratore autonomo con partita IVA.

Gli esercenti che svolgono le professioni citate poc’anzi devono inoltre:

  • essere residenti o stabilità in Italia;
  • essere alle dipendenze, con regolare contratto di lavoro subordinato, di alberghi e ristoranti, ovvero titolari di partiva IVA per attività di cuoco professionista svolta presso i medesimi soggetti, almeno a partire dalla data del 1° gennaio 2021;
  • avere il pieno godimento dei diritti civili.

Le spese devono essere pagate in modalità elettronica e quindi tracciata. Inoltre chi effettua il pagamento deve corrispondere a quanto scritto nella ricevuta.
L’Iva è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile (vedi ad esempio regime forfetario).

Come inoltrare la domanda per il Bonus chef

La domanda per il Bonus chef va inoltrata entro il termine ultimo del 31 dicembre 2022, presentando un’apposita richiesta. L’inoltro andrà fatto per via telematica attraverso la procedura informatica resa disponibile sul sito istituzionale del Ministero (www.mise.gov.it). Nell’istanza da inviare on line, devono essere indicati tutti i requisiti in elenco, completando con fatture e tracce di pagamento.

Potranno essere altresì indicate le spese sostenute in precedenza a partire dal gennaio 2021. Una volta aver ricevuto risposta, il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione sui pagamenti da effettuare mediante F24 da presentare tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.